A uscire a cena con le amiche di mia moglie si imparano cose che noi sempliciotti non ce le sognamo nemmeno.
Metti ad esempio che una sera ti ferma un vigile subito dopo il semaforo che hai appena bruciato, e ti chiede patente e libretto.
Metti che, sorpresa, la tua patente è scaduta.
Da sette anni.
Metti che il vigile, forse spaventato dalla quantità di moduli da riempire per il sequestro dell’auto, il ritiro della patente, eccetera eccetera, ti restituisce i tuoi documenti e ti congeda con un “Signora, io e lei non ci siamo mai visti”.
Metti che il giorno dopo vai alla tua agenzia di pratiche auto a rinnovare la patente e scopri che no, non la puoi mica rinnovare: devi proprio rifarla da capo, con l’esame teorico e pratico!
A meno che.
Metti che l’agenzia ti suggerisce di denunciare lo smarrimento e richiedere il duplicato. Metti che ci provi.
Poche settimane dopo, ti arriva a casa una patente nuova, valida, che scade tra dieci anni.
(Questa storia contiene una profonda morale, che però al momento mi sfugge)