Il baco e l’elefante

Come saprai, in la data è un numero seriale positivo dove 1 è il primo di gennaio del 1900. Oggi, 15 marzo 2023, corrisponde al numero 45000.

In Excel c’è un baco: l’anno 1900 è trattato come bisestile, per cui il 29/02/1900, che non è esistito, viene riconosciuto come data e corrisponde al numero 60.

Come si vede in questa tabella, le date anteriori al 01/01/1900 non vengono riconosciute come data e vengono gestite come testo: invece il 29/02/1900 viene riconosciuto (la formula nella colonna B è =A2 con formato numero senza decimali):

I fogli di Google invece, gestiscono correttamente il 1900 come anno non bisestile, e sono anche capaci di utilizzale le date anteriori al primo gennaio del 1900.

Ma non possono permettersi di dichiarare che oggi è il numero 45001, diventando così incompatibili con Excel.

Quindi cosa si sono inventati: per Google il numero 1 corrisponde al 31/12/1899 invece che al 01/01/1900, la numerazione rimane sfalsata fino al 28/02/1900, e comincia a corrispondere dal primo di marzo 1900 in poi:

A proposito di politically correct

Nel mondo letterario anglosassone si parla di riscrivere vecchi libri eliminando le parti non politically correct. Pratica bizzarra e discutibile, e a mio ininfluente parere pure stupida.

Invece in tutti i film e telefilm americani il nostro eroe, ogni volta che torna a casa, prima ancora di togliersi il cappello o levare le scarpe, apre il frigo e si prende una birra.

Intelligenza artificiale in classe

A proposito di ChatBOT e dei suoi cugini continuo a leggere opinioni basate su fraintedimento, pregiudizio e semplice ignoranza; ma ogni tanto qualcuno prova a capire e scopre cose interessanti.

Ad esempio il Prof. Ethan Mollick tiene un corso in cui è obbligatorio l’uso di bot AI, e ha scoperto che “without training, everyone uses AI wrong“.

L’approccio migliore è il co-editing:

“By far the best approach, which led to both the best essays and the most impressed students, happened when people took the co-editing approach. The approach required a lot of careful focus on the AI output, which also made it very useful for student learning.”