Andrea Bacchetti

Ieri sera per le Serate Musicali, al Teatro Dal Verme, il pianista Andrea Bacchetti ci ha suonato:

Johann Sebastian Bach:

Suite Inglese no. 6 in re minore BWV 811

Suite Francese no. 4 in mi bemolle maggiore BWV 815

Suite Inglese no. 3 in sol minore BWV 808

Suite francese no. 3 in si monore BWV 814

Siamo nel periodo forse più felice per il Maestro: si era da poco risposato ed era Kapellmeister a Cöthen per il Principer Leopoldo di Anhalt, buon violinista e buon cantante, di cui Bach disse “Non soltanto ama la musica, ma la conosce”.

Tra il 1717 e il 1723, il Maestro si trova riccamente stipendiato, servito e riverito; ha a disposizione una ottima orchestra, non ha altri obblighi se non quello di lasciare sfogo al suo genio.

E si sente! Bacchetti ieri sera ha avuto secondo me il grande merito di suonare questa grande musica con semplicità , lasciando parlare lo spartito. Ne è venuta fuori una interpretazione attenta, mai frettolosa, e contemporaneamente fresca, spontanea, appassionata.

E con questo concerto mi sembra che Bacchetti abbia smesso di essere una giovane promessa, e cominci a diventare un pianista maturo. Insomma, grande serata. Come bis, l’Aria delle variazioni Goldberg e uno Studio di Chopin.