Stephen Hough A Milano

Ieri sera al Sanatorio “Giuseppe Verdi” di Milano sotto l’alto patrocinio della “Lega Italiana per la Promozione della Tosse Convulsa“, concerto del giovane pianista inglese Stephen Hough.

Stephen Hough


Il programma, puntellato dai più sonori, continui e fantasiosi colpi di tosse di una platea sull’orlo di una sincope, prevedeva:

Johannes Brahms:

4 Ballate op. 10

Kenneth Leighton (1929-1988)

6 Studi – Variazioni op. 56 (1969)

Francis Poulenc

3 Novellettes

Robert Shumann

Carnaval op. 9

Hough non ha suonato il solito Steinway , ma un Fazioli. Il suono era sicuramente meno squillante.

Brahms infatti è stato affrontato come un dolce mormorio melanconico. La mia indole fondamentalmente sentimentale mi fa preferire interpretazioni con più abbandono, ma quella di ieri non mi è dispiaciuta.

Leighton era in prima esecuzione assoluta a Milano, e credo sarà anche l’ultima. E’ musica che non mi suscita nessuna emozione. Qualche passaggio piacevole in mezzo a tante cose inutili. Anche Poulenc era lieve di contenuti oltre che di esecuzione e non mi ha entusiasmato.

Il Carnaval di Shumann invece è musica di spessore, ed è stata suonata egregiamente, anche se sempre trattenendo un poco il sentimento, per paura forse di cadere in quel sentimentalismo di cui ti dicevo prima. Forse quando Hough ha gli incubi sogna di essere Liberace!