Le cose più stupide sono quelle quelle che tutti fanno perché così fanno tutti, senza pensare a quanto sono stupide. Ad esempio: i numeri di telefono.
Ma ti pare che nel terzo millennio per parlare con me tu debba conoscere e memorizzare un numero? Anzi, a dire la verità, più di un numero: il telefono di casa, il cellulare privato, il cellulare di lavoro, il numero dell’ufficio.
E ti pare che per parlare con me tu debba provare questi numeri uno alla volta fino a che non mi trovi? Ma quanto è stupida questa cosa, nell’anno 2012?
Non sarebbe molto più comodo (e non ci vogliono rivoluzioni tecnologiche) se tu mi cercassi semplicemente per nome, e che automaticamente squillasse il telefono a cui io ho deciso di essere raggiungibile in quel momento?
Anche su internet avevano tentato una roba del genere all’inizio con l’email numerica di Compuserve, ma il buon senso ha subito prevalso. Perché i telefoni no?
Società telefoniche, sveglia! O volete obbligarmi a usare sempre e solo Skype?
questo è il motivo per cui Google ha creato GoogleVoice, che fa esattamente quello (e non solo, tipo che se vuoi ti devia qualsiasi chiamata su un numero che metti nell’interfaccia, tipo mentre sei in vacanza): tu ci metti i numeri e lui ti cerca, in sequenza o simultaneamente. Epperò indovina un po’ perché in Europa non lo importano?
Già, perché?
serve ugualmente una componente di accordo con le Telco; fosse interamente IP no problem, invece c’è la terminazione, l’interscambio, lo switch verso la fonia tradizionale, e devi comunque associare un numero di telefono, che sei non sei un operatore devi comprarlo da un operatore, che non ha voglia di avere Google tra le scatole ANCHE lì 😀