Uto Ughi a Milano

Ieri sera al Conservatorio di Milano i Solisti Veneti e Uto Ughi si sono esibiti in uno dei più bei concerti della stagione.

Dapprima gli archi da soli hanno eseguito la KV 525 di Mozart, “Eine kleine Nachtmusik”, malinconica ma scintillante. Poi sono entrati anche i fiati per il Concerto n. 3 in la maggiore per violino e orchestra di Gian Battista Viotti, e Uto Ughi è apparso subito in serata di grazia. Dopo l’intervallo si sono aggiunti i timpani per Ludwig van Beethoven: Romanze op. 40 in sol minore e la celeberrima op. 50 in fa maggiore, totalmente congeniali allo spirito irruente e passionale di Ughi. Infine, il Concerto n.8 in la minore di Ludwig Spohr, molto drammatico, con Ughi scatenato…

La cosa più bella del concerto è stata la evidente, contagiosa felicità di suonare insieme di Ughi e dei Solisti Veneti, felicità che è l’ingrediente principale di un concerto riuscito.