Tutti i segnali dicono che a metà ottobre ci sarà la guerra all’Iraq. Tramite Mike, una spiegazione possibile viene dal repubblicano Scott Ritter, ex ispettore ONU degli armamenti iracheni:
“According to Ritter, there is no justification in fact, national security, international law or basic morality to justify this coming war with Iraq. In fact, when asked pointedly what the mid-October scheduling of this conflict has to do with the midterm Congressional elections that will follow a few weeks later, he replied, simply, “Everything.”
Questa interpretazione mette Bush allo stesso livello di tutti quei dittatori che hanno scatenato una guerra per distrarre il popolo e conservare la poltrona, che poi hanno inevitabilmente perso lo stesso.
Mi sembra una interpretazione esagerata eppure plausibile. Ma a pensare male, alle volte…
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