Blogroll, pagerank e freeriders

I tuoi amici organizzano una cena in cui ognuno porta qualcosa. Tu non solo ti presenti a mani vuote, ma ti riempi le tasche delle cose più buone e costose che gli altri hanno portato. Dentro di te pensi “come sono furbo”. Ma se non riesci a vergognarti tu da solo, si vergogneranno per te i tuoi amici. Ovviamente, non ti inviteranno più.

C’è una bella espressione inglese per le furbate che finiscono per danneggiare il furbo: “too clever by half”. A me pare che l’idea di spostare il proprio blogroll su una pagina diversa da quella del blog, come proponeva Andrea Beggi, rientri in questa categoria. (Andrea: non ce l’ho con te, sei sempre una mia blogstar, ma sono in totale disaccordo con quello che dici).

Lo scopo sarebbe quello di aumentare il proprio pagerank, fornendo a Google una pagina molto linkata dall’esterno ma con pochi link in uscita (e non è neanche detto che funzioni).

Ma se la pagina del blogroll è una pagina secondaria, non linkata da nessuno, con un pagerank molto più basso rispetto a quello del blog, i link in essa contenuti valgono meno per Google: quindi contribuiranno meno al pagerank dei siti linkati.

Non mi sembra bello ricevere googlejuice da tutti, e cercare di restituirne il meno possibile. E l’economia del dono?

Mi sembra ovvio poi che se tutti coloro che linkano quel blog dalla pagina principale facessero lo stesso, il pagerank del furbone crollerebbe. Quindi è una strategia che funziona solo perché quasi nessuno la adotta.

Così come sono pochi quelli che sorpassano la colonna in corsia di emergenza, o che si presentano alla cena a mani vuote. Per fortuna.

Co-commenti

Nuova sorpresa! Su precisa istigazione del Maestrino Luca “sono-troppo-avanti” Vanzella, ho aggiunto al template dei commenti il javascript di cocomment, in modo da poter tenere una traccia unificata dei commenti che aggiungo qui e in qualsiasi altro blog.

Stessa cosa la puoi fare tu, se usi lo stesso tool. Se invece ho sbagliato qualcosa e non riesci più a commentare, per favore avvisami nei commenti.

(E non ridere: una mia amica in ufficio è rimasta per due giorni senza l’ADSL di Telecom. Telefonando inferocita al numero verde, un messaggio registrato rispondeva che c’erano problemi tecnici e che per maggiori informazioni poteva rivolgersi al sito web)

Blogroll reloaded

Con un colpo di scena che lascia annichilito anche me, dando prova di straordinarie doti di originalità unite a una non comune capacità di pensare out of the box, ho deciso di rivoluzionare totalmente il mio blogroll: ho spostato a sinistra i link italiani e a destra quelli di lingua inglese!

Che roba, eh? Non c’è bisogno che commenti subito, prenditi pure tutto il tempo per riprenderti dallo shock.

(C’è anche un piccolo easter egg burlone, per chi volesse cimentarsi)

‘Audience’ lo dici a tua sorella

Riflettevo, a proposito di alcune iniziative blogosferiche da parte di società di pubbliche relazioni, se sia lecito considerare i blogger come un’audience al pari delle altre, un nuovo canale di distribuzione del messaggio (compra, compra!) da presidiare tal quale gli altri, e parimenti influenzabile con gli stessi metodi.

Sono punti di vista che è legittimo avere ma che, come sai, mi irritano parecchio. Da tempo, come sai, mi sono dimesso da grande pubblico, e guardo con fortissimo sospetto a chiunque mi si avvicini con un sorriso finto e un’agenda.

Non audience quindi ma parlance, e assai spesso discutence.

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