Sei motivi per cui l’ebook vale meno del libro di carta

Stimolato dalla interessante discussione su Friendfeed sul giusto prezzo di un libro elettronico, generata da un articolo di Mafe, mi annoto qui i sei motivi per cui oggi il valore d’uso di un ebook è inferiore a quello di un libro:

  1. Non c’è la carta, appunto. Muovere bits non costa.
  2. Il libro è usabile così com’è, l’ebook necessita del lettore, e il lettore costa.
  3. Il libro che compri oggi sarà leggibile tra venti anni, l’ebook no.
  4. Il libro è prestabile a chiunque così com’è, l’ebook no.
  5. Il libro usato lo puoi rivendere, l’ebook no.
  6. Il libro forse lo trovi anche gratis in biblioteca, l’ebook sicuramente lo trovi anche gratis in rete.

Era meglio il libro

A margine dello stimolante WriteCamp tenutosi domenica scorsa a Riva del Garda, mi veniva da riflettere che tutti i testi, non importa se su carta o su bit, sono violentemente interattivi. Sei tu lettore che mentre leggi ti costruisci il tuo film del libro, diverso da quello di tutti gli altri lettori e diverso anche da quello dell’autore.

Quando esci dal cinema e dici “era meglio il libro”, in realtà intendi “era meglio il film che mi sono fatto io”.

Kindle: le cifre dell’inaspettato successo.

Da quando Elena mi ha preso il Kindle a oggi sono passati 113 giorni, durante i quali ho acquistato su Amazon 14 ebook e ne ho ricevuto due in regalo, alla media totale è di un ebook a settimana. Un’altra dozzina, soprattutto di autori italiani, li ho scaricati gratuitamente dalla rete.

Nello stesso periodo ho comprato solo due libri di carta: uno in libreria e uno sulla bancarella dell’usato.

Sono rimasto un poco sorpreso da questi numeri, ma la storia che raccontano è chiara.

Social Kindle

Siccome mi lamentavo che il Kindle è poco social, Jeff Bezos si è intenerito e con l’ultimo aggiornamento (Kindle Software Update Ver. 2.5) mi permette di collegare i miei account di Twitter e di Facebook.

Adesso quando evidenzio o commento un passaggio di un testo, ho la possibilità di twittartelo direttamente dal Kindle. E’ solo un primo passo, ma nella giusta direzione.

Tre cose che non posso fare con il Kindle, e mi dispiace

Non posso prestare i libri. Il Kindle ne conterrà anche 1500, ma possono essere letti uno alla volta da una sola persona. Se voglio dare un libro a Elena, devo darle tutto il Kindle e io rimango senza libri.

La parte sociale è totalmente inesistente. Dal Kindle non posso condividere quello che leggo e non posso sapere se i miei amici stanno leggendo o hanno letto ciò che io leggo, e cosa ne pensano.

Col Kindle posso solo leggere libri. Ma ci sono molte altre applicazioni “solo testo” che ci vedrei bene: i feed RSS, la posta elettrica elettronica, le mappe. Ma non si può, il Kindle è un ambiente totalmente chiuso.

Il Kindle è una occasione sprecata.