Tre cose che non posso fare con il Kindle, e mi dispiace

Non posso prestare i libri. Il Kindle ne conterrà anche 1500, ma possono essere letti uno alla volta da una sola persona. Se voglio dare un libro a Elena, devo darle tutto il Kindle e io rimango senza libri.

La parte sociale è totalmente inesistente. Dal Kindle non posso condividere quello che leggo e non posso sapere se i miei amici stanno leggendo o hanno letto ciò che io leggo, e cosa ne pensano.

Col Kindle posso solo leggere libri. Ma ci sono molte altre applicazioni “solo testo” che ci vedrei bene: i feed RSS, la posta elettrica elettronica, le mappe. Ma non si può, il Kindle è un ambiente totalmente chiuso.

Il Kindle è una occasione sprecata.

16 risposte a “Tre cose che non posso fare con il Kindle, e mi dispiace”

  1. La posta “elettrica” effettivamente su Kindle non e’ ancora supportata 😉 ma i feed nella versione USA sono in qualche modo possibili. Elena puo’ leggere la tua libreria su mac pc o su ihpone o su ipad. Non e’ molto ma e’ qualcosa

  2. Potresti prestare i libri, però, ad altri possessori di Kindle. Non è proprio come prestare un libro, presuppone una disponibilità al medium, ma al suo interno potresti in effetti prestare i tuoi libri. A quel punto, per scambiarsi impressioni di lettura, potresti scambiare Kindle con chi ha letto il tuo stesso libro, leggendo le sue note e i suoi riferimenti. È un mondo chiuso, un’occasione sprecata, non è stato pensato come sistema di scambio, ma al suo interno sarebbe esistita una possibilità di interazione. Dico sarebbe, perché non penso che il Kindle così com’è, abbia un futuro. I libri che stiamo acquistando oggi per Kindle, però, di nostra proprietà, funzioneranno anche sui device futuri del sistema Kindle, che sarà sviluppato.

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  3. però in questo è uguale ai libri: se presti un libro a te non rimane niente (da cui paranoie di amici che non prestano libri…). da una parte il kindle si configura come il medium del libro, non il device digitale,e in questo è coerente. dall’altra pure sul mio ipod touch se scarico un brano non lo posso passare a un altro computer e di conseguenza a un altro ipod, a meno che non mi logghi sempre con la stessa utenza su tutti i device. e questa storia penso si ripeterà anche sull’ipad. in questo non è il kindle che è limitato, è la mente umana che non concepisce forme di condivisione non monetizzabili.

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  4. insinuo che se non cracchi sapendo di craccare non ti passi i libri con gli amici. che è la cosa più triste se ci pensi. un collante socio-economico-culturale diventa un atto illegale.

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  5. Massimo, era un refuto 🙂 spero si capisca lo stesso.
    Siccome io vivo tra Italia e Svizzera, sapere che negli USA si può fare di più aumenta il mio disappunto e non mi consola neanche un poco.

  6. dice che il nuovo firmware che deve uscire a breve introdurre quella parte social che ritieni carente, con possibilità di commentare e leggere commenti sulle opere e condividere passaggi dei libri su twitter e facebook.

  7. comunque io finora col kindle ci ho letto ebook che già avevo, e che posso passare ad altri reader.

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  8. Le mappe un’applicazione “solo testo” ?
    Il libro cartaceo lo presti, ma non lo duplichi (al massimo lo fotocopi, ma può costarti altrettanto, a parte testi tecnici e simili).
    Se si trovasse un modo per poter “prestare” la copia di un libro elettronico tanti problemi dell’editoria elettronica sparirebbero come d’incanto.

  9. magomarcelo: in teoria hai ragione, il Kindle è “aperto” come l’iPad (…), ma in pratica c’è una piccola differenza.

    Il Kindle è nato a novembre 2007; trenta mesi dopo, quante sono le applicazioni disponibili? Zero.

    1. Infatti Sabina, il mio post è parecchio datato. Avevo poi risolto regalando un secondo Kindle a mia moglie 🙂

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