Presence, community, disruption: blogs live
David Weinberger ha scritto un bel post ieri su cosa è stato il fenomeno dei blog agli inizi. David individua tre motivi per cui era importante:
- Presence
- Community
- Disruption
E ricorda i grandi argomenti di discussione che ci hanno infervorato dieci anni fa:
- Experts vs. Bloggers
- Professionals vs. Amateurs
- Newsletters vs. Posts
- Paid vs. Free
- Good vs. Fast
- One-way vs. Engaged
- Owned vs. Shared
- Reputation vs. Presence
- Writing vs. Conversation
- Journalists vs. Bloggers
- Objectivity vs.Transparency
Sono molto d’accordo con le conclusioni di David, che quoto:
So, were we fools living in a dream world during the early days of blogging? I’d be happy to say yes and be done with it. But it’s not that simple. The expectations around engagement, transparency, and immediacy for mainstream writing have changed in part because of blogs. We have changed where we turn for analysis, if not for news. We expect the Web to be easy to post to. We expect conversation. We are more comfortable with informal, personal writing. We get more pissed off when people write in corporate or safely political voices. We want everyone to be human and to be willing to talk with us in public.
A più di dieci anni di distanza, posso bullarmi di averci visto giusto.
Questo blog è dodicenne
Non lo frequento più come un tempo (neanche tu del resto), ma continuo a tenerlo aperto e a pubblicarci di tanto in tanto le cose lunghe.
Le cose corte le metto negli spazi comuni che frequentiamo tutti: un mondo più veloce, più facile, ma pur sempre casa d’altri. In queste case d’altri siamo più affittuari che ospiti, e il prezzo da pagare aumenta di giorno in giorno.
Marco Zamperini, 1963 – 2013
Avvertenze d’uso
Ispirato dalla buona idea di Piero Tagliapietra, ho aggiunto la sezione “Avvertenze d’uso” alla pagina www.gaspartorriero.it/about. Tutte cose che già si sanno, ma che è bene specificare.
Ce n’è bisogno? Ormai quasi tutti i siti (commerciali, personali, istituzionali, informativi, etc.) hanno una homepage che contiene post presentati in ordine cronologico inverso con permalink e commenti, tanto che la definizione “blogger” è diventata così vaga, nebulosa e inclusiva da non essere più significativa o utile. Vale quindi la pena, io credo, di specificare alcuni punti qualificanti del rapporto tra me che scrivo e te che leggi e commenti, che per me sono:
- compensi
- riservatezza
- commenti
- diritti d’autore
Come sempre, se trovi che qualcosa manca o è fuori posto, ti prego di segnalarlo.