Gli anni d’oro

Una ventina d’anni fa succedevano due cose:

  • i blog erano l’unico mezzo per esprimersi pubblicamente sul web
  • Google privilegiava i blog nei risultati delle ricerche

Da qui la notorietà fortuita e temporanea di un gruppetto di persone che altrimenti non sarebbero mai arrivate alla ribalta.

Erano belle persone: intelligenti, acute, divertenti e appassionate. Dicevano cose interessanti, allargavano il ventaglio del possibile, guardavano al futuro con curiosità.

Il panorama oggi è radicalmente cambiato: ci sono nuovi strumenti più facili, Google ha meso via il suo “Be no evil”, i rapporti sociali sono stati mercificati, e più in generale oggi da internet bisogna difendersi.

Non seguo più i blog come un tempo, ma continuo, con altri mezzi, a seguire le stesse persone; e ne seguo di nuove, e continuo ad arricchirmi della loro amicizia e della loro visione del mondo.

I blog sono morti e sepolti, ma non si è chiuso un ciclo, non sono finite le speranze, e non abbiamo perso perché non stavamo gareggiando con nessuno.

Twitter non è morto, ma Mastodon è risorto

La nuova proprietà di Twitter si è data il compito di fare utili, a seguito di anni di perdite.

Dopo aver drasticamente ridotto i dipendenti, ha riammessogli account che fanno più engagement e che sono quindi più utili agli inserzionisti: i portatori di odio, i politici controversi, i mentitori incalliti.

Se prima Twitter si avviava a diventare servizio pubblico (ma con che soldi?), adesso ha preso la strada della commercializzazione più spinta.

I molti scontenti hanno cercato alternative a Twitter e hanno riscoperto Mastodon, un sistema open source, decentralizzato, interoperabile e soprattutto privo di pubblicità.

Oggi ho scoperto che esiste il plugin per WordPress https://wordpress.org/plugins/activitypub/ che permette di collegare il blog a Mastodon. Credo quindi che ricomincerò a postare qui, Dopo più di vent’anni dalla sua apertura, quando davo per scontato che lo strumento avesse esaurito il suo compito e fosse morto e sepolto, ecco che si sente bussare da dentro alla cassa 🙂

Vent’anni di blog

Per chiudere il cerchio, metto qui lo screenshot da facebook dove ho pubblicato lo screenshot dalla wayback machine che conserva la prima pagina del mio blog, che oggi compie vent’anni.

Nell’ottobre 2003, sulle pagine di Internet News, Sergio Maistrello mi chiedeva:

Più i blog hanno successo e più, a sentire in giro, aumentano i pericoli. Come vedi il futuro?

Io sono ottimista. I blog scompariranno, nel senso che diventeranno così diffusi che smetteremo di identificarli come qualcosa di separato

Maestrini, sono dieci anni che dite questa cosa

Dieci anni fa linkavo un post dei Maestrini: L’ingenuità del giudizio. Quote of note:

“qualunque valutazione di merito dei contenuti e del valore di un media sociale è, nella migliore delle ipotesi, ingenua: quel che si valuta è in realtà la propria personale selezione e la propria capacità di trovare persone interessanti, o di trovare interessanti le persone”

Questa cosa dovrebbe essere spiegata a scuola ai bambini, perché i grandi ancora fanno fatica a comprenderla.