Appunti gardesani 7

L’ultimo intervento che ho seguito all’AdvCamp è stato quello di Matteo Flora, che ha presentato la sua nuova creatura, FoolDNS.

Quando Matteo si era iscritto sul wiki, aveva linkato una pagina nera che conteneva solo un disegnino di un Joker, senza nessun collegamento. Incuriosito, ero andato a leggere il codice html e ci avevo trovato un indirizzo IP. Ho provato a impostarlo come server DNS del PC di Elena, e voilà! niente più banner, adsense e porcate varie. E inoltre tutti i siti bloccati dal provider ritornano a funzionare correttamente; e niente più cookies di tracciamento della navigazione.

Qualche giorno dopo, invece di limitarsi a far scomparire la pubblicità, FoolDNS ha aggiunto un suo piccolo logo al posto di ogni banner levato. Poi è comparso un ribbon di FoolDNS in alto a destra di ogni pagina bonificata, e poi ancora delle pubblicità fornite direttamente da FoolDNS.

A questo punto Elena era già molto allarmata, ma l’allarme è diventato avversione quando ha scoperto che FoolDNS le impediva di vedere le news filmate della BBC. Il suo gentile ma fermissimo suggerimento è stato “TOGLIMI QUESTA ROBA, SUBITO!!!”, e così ho fatto.

Morale: ottima idea, implementazione da migliorare.

Se FoolDNS si fosse limitato a fare il suo lavoro e basta non ci sarebbero stati problemi, ma la sua mania di protagonismo alla Norton Antivirus l’ha fregato. Anche il fatto di non poter sbloccare contenuti bloccati, e in genere l’impossibilità di personalizzarne il funzionamento.

FoolDNS ha una settimana di vita ed è ancora in beta quasi alfa: sicuramente si evolveranno e miglioreranno il servizio, anzi probabilmente è già migliorato mentre te ne scrivo. Ma per ora preferisco il mio bricolage con il file hosts e AdBlock.

A questo punto la mia BlogFest2008 è finita. Dopo essere passato a salutare e ringraziare un Gianluca Neri sull’orlo del collasso da sfinimento, mentre il cielo di Riva del Garda si bullava di un bellissimo arcobaleno, sono salito in macchina con Enrica Garzilli e chiacchierando amabilmente di incidenti stradali sono tornato a casa.

Leggendo quello che si dice in giro della BlogFest, è buffo notare come sembra che ognuno abbia partecipato a un evento diverso (specie chi non c’era :-). Immagino che la verità non sia una ma vada ricostruita mettendo assieme i vari pezzetti, e questi sette post sono il mio piccolo contributo.

Grazie a tutti quelli che si son dati da fare, a tutti quelli a cui ho stretto la mano e con cui ho fatto due chiacchiere. Grazie a tutti quelli che hanno accettato la mia moocard, e grazie a tutti quelli che mi hanno dato la loro. E’ stato un piacere.

Appunti gardesani 6

A Riva del Garda ho rivisto con piacere Michele Boroni che leggo da sempre e non vedo da una vita. Gli ho fatto una domanda:

“A me che sono ignorante anche in materia di musica pop, e ascolto solo gente ormai morta da tempo, suggerisci per favore artisti che valga la pena di ascoltare, che siano contemporaneamente vivi e soprattutto nuovi, fuori dai soliti generi di sempre; anzi che siano i capostipiti di un nuovo genere che influenzerà le generazioni a venire”

Emmebi ha risposto “ci penso e poi ti dico”; io dopo una settimana aspetto ancora fiducioso ma se nel frattempo tu hai suggerimenti, ti prego di illuminarmi.

Appunti gardesani 3

La domenica è stato il giorno dell’AdvCamp organizzato da Nicola Mattina, a cui ero molto interessato. Auspicavo l’intervento della forza pubblica, che in effetti quasi c’è stato ma non per colpa mia (riassumo: per fare scalpore, un relatore ha volutamente confuso un atto distruttivo con un atto creativo, ed è subito scoppiata la polemica, con tanto di strascichi e prese di posizione che neanche al festival di Sanremo). Ma a parte queste marginalità, ho seguito alcuni interventi molto interessanti. Mi hanno detto che ce ne sono stati anche altri molto markettari e di autopromozione: io li ho evitati e quindi non ti saprei dire.

Banner vecchi e nuovi
Gianluca Diegoli, sempre piacevole nell’esposizione e acuto nelle idee, sottolineava come tutto il web sia cambiato negli ultimi dieci anni, mentre il banner sia rimasto sempre quel noioso e antipatico di sempre. E quasi a rispondergli, Stefano Santucci ha presentato lo stato dell’arte di una nuova generazione di banner che sono interattivi, sociali e, addirittura, utili. La sua demo mi ha davvero lasciato a bocca aperta, tanto che alla fine ho pensato che certi suoi banner li potrei cliccare persino io, e ho detto tutto. E’ bello vedere che anche nel mondo della pubblicità ci sono persone intelligenti con progetti che hanno un futuro, non solo quelli che fanno le cose vecchie perché non sanno fare altro, oppure quelli che “non arrivano a mangiare il panettone”.

Appunti gardesani 2

Dopo l’incontro con Bernabè sono rimasto al MART e ho fatto la visita guidata di una mostra d’arte moderna. Una gentile guida ci ha spiegato nei dettagli il significato delle opere principali, significato che da solo non sarei mai riuscito a cogliere pienamente poichè mi mancano gli strumenti culturali per contestualizzarli correttamente (cioè sono ignorante). Forse era meglio se me ne andavo da solo a vedere gli impressionisti da Gerusalemme.

La sera sono passato a casa di Marco dove c’erano tutti, ma sono venuto via presto perché avevo l’ArtiMarzialiCamp il giorno dopo alle nove. Ho fatto in tempo ad assaggiare le mozzarelle di bufala portate da Antonio Vergara direttamente da Napoli (buonissime! Antonio, sei un benefattore dell’umanità).

Ne approfitto per rivolgere un appello alla blogosfera tutta: per favore, non tenete la mozzarella in frigo, è un delitto! La vera mozzarella si conserva e si consuma a temperatura ambiente.

Sabato mattina alle nove ci siamo trovati ai giardinetti, sotto un cielo gigio e qualche goccia d’acqua, con Andrea Beggi e Luca Sartoni a praticare un’oretta di arti marziali varie, sotto gli occhi attenti dei molti turisti tedeschi e di qualche barbone di passaggio. Tutto il mondo a dire vengo vengo, ma poi quando si tratta di svegliarsi per tempo…

Nel pomeriggio, al centro congressi, ho cercato di assistere alla tavola rotonda “Informazione in formazione”, ma sono fuggito ululando dopo poche battute. Qualcuno fuori giustamente commentava “ma perché a parlare di queste cose nuove c’è solo gente con i capelli bianchi?”. Alla fine, quando Massimo Mantellini è uscito dalla sala, gli sono saltato addosso gridando “Vergogna! Prestarsi a simili buffonate!” ma lui mi ha smontato subito rispondendo serafico “Guarda che ho fatto molto di peggio”.
Per fortuna dopo mi sono goduto la musica dei Lino e i Mistoterital che mi ha rimesso in pace col mondo. Quando i musicisti si divertono il concerto non può che riuscire.

Ho cenato alla Spiaggia degli Ulivi, ospite di Gianluca Neri che ringrazio ancora per aver dato accoglienza a tutti i blogger fradici e infreddoliti che hanno chiesto asilo. Dopo cena, altra musica dal vivo nel palazzetto del Centro Congressi, ma a un volume che mi procurava dolore fisico. Per fortuna nella hall c’erano Franco Bellacci e Leonardo, due gloriosi blogger che non salutavo da una vita, con cui mi sono fermato a fare due chiacchiere.

La serata sembrava aver dato tutto, quando all’improvviso Franco ha tirato fuori dalla borsa nientepopodimenoche il famoso OLPC (One Laptop Per Child) di Negroponte. Non solo Franco ce lo ha fatto provare, ma ci ha anche spiegato nei dettagli come funziona la parte commerciale e la distribuzione. Ne è nata una discussione molto interessante con anche Vittorio Pasteris e Matteo Bordone che si trovavano nei paraggi e sono rimasti irresistibilmente attratti dal giocattolino.