Dopo l’incontro con Bernabè sono rimasto al MART e ho fatto la visita guidata di una mostra d’arte moderna. Una gentile guida ci ha spiegato nei dettagli il significato delle opere principali, significato che da solo non sarei mai riuscito a cogliere pienamente poichè mi mancano gli strumenti culturali per contestualizzarli correttamente (cioè sono ignorante). Forse era meglio se me ne andavo da solo a vedere gli impressionisti da Gerusalemme.
La sera sono passato a casa di Marco dove c’erano tutti, ma sono venuto via presto perché avevo l’ArtiMarzialiCamp il giorno dopo alle nove. Ho fatto in tempo ad assaggiare le mozzarelle di bufala portate da Antonio Vergara direttamente da Napoli (buonissime! Antonio, sei un benefattore dell’umanità).
Ne approfitto per rivolgere un appello alla blogosfera tutta: per favore, non tenete la mozzarella in frigo, è un delitto! La vera mozzarella si conserva e si consuma a temperatura ambiente.
Sabato mattina alle nove ci siamo trovati ai giardinetti, sotto un cielo gigio e qualche goccia d’acqua, con Andrea Beggi e Luca Sartoni a praticare un’oretta di arti marziali varie, sotto gli occhi attenti dei molti turisti tedeschi e di qualche barbone di passaggio. Tutto il mondo a dire vengo vengo, ma poi quando si tratta di svegliarsi per tempo…
Nel pomeriggio, al centro congressi, ho cercato di assistere alla tavola rotonda “Informazione in formazione”, ma sono fuggito ululando dopo poche battute. Qualcuno fuori giustamente commentava “ma perché a parlare di queste cose nuove c’è solo gente con i capelli bianchi?”. Alla fine, quando Massimo Mantellini è uscito dalla sala, gli sono saltato addosso gridando “Vergogna! Prestarsi a simili buffonate!” ma lui mi ha smontato subito rispondendo serafico “Guarda che ho fatto molto di peggio”.
Per fortuna dopo mi sono goduto la musica dei Lino e i Mistoterital che mi ha rimesso in pace col mondo. Quando i musicisti si divertono il concerto non può che riuscire.
Ho cenato alla Spiaggia degli Ulivi, ospite di Gianluca Neri che ringrazio ancora per aver dato accoglienza a tutti i blogger fradici e infreddoliti che hanno chiesto asilo. Dopo cena, altra musica dal vivo nel palazzetto del Centro Congressi, ma a un volume che mi procurava dolore fisico. Per fortuna nella hall c’erano Franco Bellacci e Leonardo, due gloriosi blogger che non salutavo da una vita, con cui mi sono fermato a fare due chiacchiere.
La serata sembrava aver dato tutto, quando all’improvviso Franco ha tirato fuori dalla borsa nientepopodimenoche il famoso OLPC (One Laptop Per Child) di Negroponte. Non solo Franco ce lo ha fatto provare, ma ci ha anche spiegato nei dettagli come funziona la parte commerciale e la distribuzione. Ne è nata una discussione molto interessante con anche Vittorio Pasteris e Matteo Bordone che si trovavano nei paraggi e sono rimasti irresistibilmente attratti dal giocattolino.