Una voce nel coro, stonata

Canto come basso nel coro dei Carmina Burana che andranno in scena a fine giugno al Teatro Sociale di Como. Proviamo tutti i lunedì sera per due ore sotto la guida del Maestro Antonio Eros Negri, persona squisita di grande pazienza ma, giustamente, molto esigente.

La sensazione principale che sperimento durante le prove è quella di essere costantemente fuori dalla mia confort zone. Diversamente dal cantare sotto la doccia, cantare in coro richiede continua attenzione contemporanea a mille cose, tra cui:

  • pronunciare le esse, le ti, le emme nel punto giusto e con la giusta durata
  • cantare le A con una tendenza verso la O
  • respirare nel punto giusto una quantità d’aria sufficiente a non svenire sulle note lunghe
  • osservare scrupolosamente le dinamiche, il pianissimo diverso dal piano diverso dal mezzo piano
  • cantare la propria parte senza lasciarsi distrarre dalle altre voci

Riassumendo: non sono sicuro che ce la faremo, ma per il momento ci si diverte da matti.

2 risposte a “Una voce nel coro, stonata”

  1. La gestione del fiato è la cosa più difficile da apprendere. Canto decentemente ma è una delle cose che ancora fatico a mettere a punto e rimango regolarmente strangolato.

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