Stasera c’è Natalia Gutman

Questa sera al Conservatorio di Milano, con la Orchestra Sinfonica della Siberia suona la mia violoncellista preferita: Natalia Gutman.

Vent’anni fa suonava Bach in modo assai romantico. Oggi è molto più trattenuta; capisco, ma un poco mi dispiace.

Aggiornamento:

Natalia Gutman ha suonato il Concerto in si minore op. 104 di Antonin Dvorak. Musica romanticissima e intensamente drammatica, di grande effetto, interpretata in modo molto coinvolgente senza mai cadere nella teatralità. Un bis dalle Suites di Bach.

Nel secondo tempo l’Orchestra della Siberia ci ha inondato di pathos con, appunto, la Patetica di Ciaikovski. Come sempre, molto pubblico ha applaudito alla fine del terzo movimento, ingannato dal suo travolgente Finale; a cui però segue l’Adagio lamentoso disperatissimo e sconfortante. Buona prova dei Siberiani, ma la Patetica che avevo ascoltato alla Scala diretta da Temirkanov era tutta un’altra cosa (ero anche seduto in posizione migliore, più lontano da tutti quei decibel).