Shumann-Abend con Alexander Lonquich

Ieri sera al conservatorio di Milano c’era Alexander Lonquich con questo programma:

Robert Shumann

Papillons op.2

Davidsbündlertänze op. 6

Kreisleriana op. 16

Lonquich è un grande pianista, e il concerto è stato molto bello. I tre brani presentati erano tutti all’insegna del frammento breve. Acerbo forse il primo, stupendo il secondo con l’alternarsi di Eusebio il sognatore e Florestano l’appassionato.



La Kreisleriana è per me legata per sempre al ricordo del concerto di Vladimir Horowithz a San Pietroburgo del 27 aprile 1986, dove aveva suonato:

Scarlatti: Sonata in B minor, K.87

Scarlatti: Sonata in E major, K.380

Scarlatti: Sonata in E major, K.135

Schumann: Kreisleriana, Op.16

Scriabin: Etude in C-sharp minor, Op.2 No.1

Scriabin: Etude in D-sharp minor, Op.8 No.12

Schubert: Impromptu in B-flat major, Op.142 No.3

Rachmaninoff: Prelude in G major, Op.32 No.5

Rachmaninoff: Prelude in G-sharp minor, Op.32 No.12

Liszt: Soirée de Vienne No.6 (after Schubert)

Liszt: Sonetto 104 del Petrarca

Chopin: Mazurka in A minor, Op.17 No.4

Chopin: Mazurka in F minor, Op.7 No.3

Chopin: Polonaise in A-flat major, Op.53

Bis:

Schumann: Träumerei, Op.15 No.7

Moszkowski: Etincelles, Op.36 No.6

Rachmaninoff: Polka de W.R.

La versione di Lonquich io la definirei “La Kreisleriana dell’iquietudine”, con i tempi veloci molto nervosi e inquieti, mai troppo appoggiati al ritmo, e i tempi lenti assai dilatati e rarefatti.

Bis ancora con Shumann/Horowitz: Intermezzo dal Carnevale di Vienna e Träumerei dalle Kinderszenen, lentissimo e meditabondo.