Global Warming a ottoemezzo

Se ma la prendo spesso con i giornali è perché li ritengo capaci di fare meglio. Con la televisione invece non c’è speranza, quindi inutile arrabbiarsi: meglio ignorarla.

Quando ci sono argomenti che mi interessano, a volte guardo, ma poi di solito mi pento. E così è stato ieri sera, con il volgare Giuliano Ferrara che ha fatto di tutto per buttarla in rissa, e ci è riuscito perfettamente.

Scemo io che ci casco.

Basta business blog!

Stefano Hesse non ne può più di sentir parlare di business blog. Quote of note:

Siamo un mercato che spende una caccola nell’online, rispetto al potenziale, un mercato in cui ancora si pensa che la logica broadcast sia vincente (si, lo è, ma va tarata sul consumer driven change – inglese che fa figo e non ho voglia di tradurlo), mentre gli altri mercati ci insegnano già, ora, che è tutta la logica di marketing che va ripensata… e noi cosa facciamo? Scriviamo sui giornali che i business blog sono la hot topic del momento? E’ una stronzata. Si, capisco che i media mainstream capiscano più facilmente il business blog, affascinati dall’azienda che si racconta o dal CEO che si apre in maniera trasparente, ma questi sono piccoli mezzi di un contenitore che sta cambiando, e che ancora dobbiamo accompagnare nella maniera giusta.

Capisco e apprezzo il bello sfogo, ma non me la prenderei tanto. Il bello di internet è che c’è posto per tutti, anche se non per tutti c’è attenzione.

Snervante Lost

Lost comincia a stufarmi. La trama non va avanti, le ultime due puntate cinchischiano e tutto si muove furiosamente per rimanere fermo dov’era.

Ma è verosimile che ai prigionieri non venga da chiedere “Voi chi ***** siete, e che ****** ci fate qui?”

Mah.

Il Corriere gratis


L’inizio della fine o un nuovo inizio? Io propendo per la seconda. Il Corriere gratis mi sembra la logica conseguenza di un trend che viene da lontano, dove il cliente è sempre meno il lettore e sempre più l’inserzionista.

La mia previsione è che questo singolo foglio diviso in quattro pagine, con zero politica, molto costume e un 30% di pubblicità, crescerà rapidamente di importanza fino a uccidere il padre.

Ora la buona notizia: se il Corriere di carta diventa gratuito, smetterà di avere paura del Corriere web, che finalmente potrà svilupparsi come si deve.

Certo che il Corriere gratis mi fa una certa impressione: come cambia il mondo! Credo se nel 2000 tu fossi andato da Paolo Mieli a dirgli “Tu tra qualche anno sarai direttore di un giornalino gratuito”, forse ti prendevi anche una sberla.

Cambiando argomento (ma forse no, anche questo c’entra con i giornali gratis): il Corriere di ieri, che si compone di 48 pagine, dedica un boxino 10 x 20cm, pari allo 0,23% dello spazio disponibile, al rapporto inglese sul riscaldamento globale.