Una bella classifica a casaccio

Da una conversazione con Diego Bianchi (che ha appena finito di fare Excite Mix):

– mo la faccio io na bella classifica a casaccio
– che ne dici di “Top of the Frogs”
– i cento blog più influenti della marana!
– al primo posto, travicello.splinder.com

Chi sono gli altri?

48: Il Marchio che Parla

Prendo spunto da questo post di Marlenek per chiarire che non ho nulla contro le aziende che tentano di aprire dialoghi nuovi con i loro clienti, anzi.

Il mio punto è che lo strumento-blog richiede il coinvolgimento personale di una persona che blogghi, appunto, in prima persona (bella questa, eh?); e che questa persona non è e non può essere “il marchio”.

Esempi: Desmoblog senza la faccia (credibilità, passione, impegno) di Federico Minoli non vale i bit su cui è scritto; Robert Scoble è stato la faccia di Microsoft in internet finché ha lavorato per loro, ma continuo a seguirlo anche dopo che li ha mollati perché a me interessa la vita di Robert, non il marchio che gli pagava lo stipendio.

Dire che tramite il blog un marchio può avere una conversazione con me è, a mio modesto parere, una str…anezza colossale; oppure, nella migliore delle ipotesi, un modo assai distorto di vedere la realtà dei rapporti umani.

Quando il costo e la difficoltà tendono allo zero

Da Hugh Macleod trovo questa citazione di Clay Shirky che c’entra molto con quello che andiamo vedendo e dicendo negli ultimi giorni:

“So forget about blogs and bloggers and blogging and focus on this — the cost and difficulty of publishing absolutely anything, by anyone, into a global medium, just got a whole lot lower. And the effects of that increased pool of potential producers is going to be vast.”

Amen!

Top of the fools

Quando leggo da Steve Rubel che una delle conclusioni che i pierre traggono dal famoso survey è che “Brands have a big opportunity to become part of the conversation“, rimango davvero esterrefatto (baffled, miffled, nonplussed e pure flabbergasted).

I marchi che vogliono diventare parte della conversazione? Ho capito giusto? E se dei marchi non ce ne potesse fregare di meno, putacaso? E se fossimo invece interessati alle persone, alle idee, ai fatti?

Chi vuole conversare con un marchio, per favore alzi la mano.

Per quanto riguarda la metodologia di quello che verrà da ora in poi spacciato come lo studio più approfondito e accurato delle blogosfere europee Ludo ha molto da dire, giustamente. L’ha scritto anche nei commenti, e attendo risposte esaurienti.

Davvero mi spiace molto di non poter partecipare all’incontro di venerdì, avrei molte cose da chiedere. Spero almeno che i blogger che parteciperanno non se ne staranno zitti.

Barcamp Torino 2 dicembre 2006

Ho prenotato una sessione del barcamp Torino. Titolo:

“Blogroll, croce e delizia del blogger moderno”.

Nel frattempo Totanus ne prepara una che ha il preciso scopo di impermalirmi.

Update:
Sul wiki è in corso una discussione su patrocinatori e loro ruolo. Ne commenta incisivamente Matteo. I miei due centesimi: criticare una organizzazione è molto più facile che organizzare.