Antonio sarà alla Biblioteca Cantonale di Bellinzona il 23 aprile alle 18.30, a parlare del futuro del libro “il fascino della carta e la tentazione del digitale”.
Io ormai sono un suo groupie, non posso mancare e non mancherò.
It's more complicated than that!
Antonio sarà alla Biblioteca Cantonale di Bellinzona il 23 aprile alle 18.30, a parlare del futuro del libro “il fascino della carta e la tentazione del digitale”.
Io ormai sono un suo groupie, non posso mancare e non mancherò.
Stamattina sono stato alle Stelline a Milano, a sentire “Effetto eReader”, organizzato da Simulation Intelligence per promuovere una loro ricerca sul mercato degli eReader in Italia.
Ci sono andato per il piacere di ascoltare Antonio Tombolini, uno da cui si impara sempre qualcosa. Ma, sorpresa sorpresa, non è stato l’unico a dire cose intelligenti! E’ davvero bello vedere che la comprensione delle dinamiche del web si diffonde, seppur lentamente, anche in ambito aziendale.
Simulation Intelligence ha presentato i dati di una ricerca preliminare, dalla quale emerge che il 20% degli italiani conosce gli eBook. Questo è un dato rilevantissimo se confrontato con il dato di cui parlavo la settimana scorsa, secondo cui il 65% della popolazione italiana è sostanzialmente analfabeta. Invece tra gli ostacoli all’acquisto venivano citati, e questo non sorprende, la mancanza di libri in formato elettronico in italiano, la poca distribuzione degli ereaders, la tecnologia non consolidata.
Ha preso la parola Antonio e non ha parlato di eReaders e neanche di eBooks, ma ha fatto, pur con i suoi modi gentili, un discorso durissimo, specie per la platea di editori, giornalisti ed operatori del settore che lo stava seguendo. Antonio ha detto, e riassumo brutalemte un ragionamento molto più articolato, che i contenuti erano e resteranno gratis; che il passaggio al digitale, che è inevitabile, distruggerà le rendite di posizione; che anche in presenza di valore aggiunto sarà difficile farsi pagare, ma che senza valore aggiunto sarà sicuramente impossibile.
Quasi una intera ora è stata riservata alle domande finali, che sono state molte e stimolanti. All’uscita erano esposti alcuni ereaders di diverse marche ed è stato molto interessante poterli toccare e confrontare.
In sala c’era una telecamera che riprendeva, e ci hanno anche fatto firmare una liberatoria. Spero quindi che il video dell’incontro venga messo in rete al più presto.
Ho sottoscritto il feed dell’account di Flickr della libreria dell’Università di Glasgow. Libri antichi, copertine, rilegature, illustrazioni, annotazioni a mano, a cui posso accedere digitalmente via web. Sono allergico alla polvere, e se annuso un libro antico, starnutisco.
Domani sera a Milano alla Mediateca di Via della Moscova, c’è Cory Doctorow uno degli scrittori e blogger più interessanti della lingua inglese. Io ci vado appena finisco il lavoro, ma riuscirò a entrare?
Ho visto che in questo momento su facebook ci sono 369 ospiti confermati e altri 433 in forse, mentre la sala conferenze contiene appena 110 persone. Prevedo quindi un casino infernale anche se si presentassero in meno della metà: per favore che l’organizzazione non dica, dopo, che non ne sapeva nulla e non si poteva prevedere.
Aggiornamento:
Un milione di grazie a Elena che è arrivata prima e mi ha tenuto un posto a sedere, e poi mi ha riportato a casa.
Cory ha fatto il suo “standard speech” seguito da una serie di risposte intelligenti a delle domande non particolarmente brillanti. Per me che lo seguo da sempre, niente di nuovo. Allora perché non sono rimasto a casa? Perché Cory Doctorow è un mio eroe, e ci tenevo ad ascoltarlo di persona. Molte idee che oggi sembrano scontate, lui le diceva dieci anni fa, da solo; e le praticava anche, da solo.
Unico neo: come purtroppo succede in occasione di questi eventi, prima che l’ospite riuscisse ad aprire bocca ci siamo dovuti sorbire venti minuti di pubblicità, totalmente evitabile, dagli invadenti sponsor.
Il dipartimento delle Foreste USA pubblica un manuale pratico all’uso e alla manutenzione dell’ascia, di ben 68 pagine: qui il pdf e qui la versione html. Hai mai spaccato legna?