Domani sera a Milano alla Mediateca di Via della Moscova, c’è Cory Doctorow uno degli scrittori e blogger più interessanti della lingua inglese. Io ci vado appena finisco il lavoro, ma riuscirò a entrare?
Ho visto che in questo momento su facebook ci sono 369 ospiti confermati e altri 433 in forse, mentre la sala conferenze contiene appena 110 persone. Prevedo quindi un casino infernale anche se si presentassero in meno della metà: per favore che l’organizzazione non dica, dopo, che non ne sapeva nulla e non si poteva prevedere.
Aggiornamento:
Un milione di grazie a Elena che è arrivata prima e mi ha tenuto un posto a sedere, e poi mi ha riportato a casa.
Cory ha fatto il suo “standard speech” seguito da una serie di risposte intelligenti a delle domande non particolarmente brillanti. Per me che lo seguo da sempre, niente di nuovo. Allora perché non sono rimasto a casa? Perché Cory Doctorow è un mio eroe, e ci tenevo ad ascoltarlo di persona. Molte idee che oggi sembrano scontate, lui le diceva dieci anni fa, da solo; e le praticava anche, da solo.
Unico neo: come purtroppo succede in occasione di questi eventi, prima che l’ospite riuscisse ad aprire bocca ci siamo dovuti sorbire venti minuti di pubblicità, totalmente evitabile, dagli invadenti sponsor.