Riprendo anch’io (via Pierani) l’intervista di Paolo Bertoluzzo, CEO di Vodafone, sul Corriere di oggi. Bortoluzzo parla di domanda e offerta della internet ultraveloce e dice cose ovvie e sensate:
Non esiste una regola. Prova ne è quello che è successo nella telefonia mobile. Prima abbiamo acquistato e completato le reti 3g e poi sono arrivati gli smartphone e i tablet. Nel mobile ci siamo fatti concorrenza spendendo 4 miliardi per le frequenze 4G che saranno disponibili un anno dopo l’asta. Perché nel mobile abbiamo fatto questo e lo ha fatto anche Telecom? Perché c’è concorrenza. Laddove c’è un monopolio si può attendere la domanda a danno della modernizzazione del paese
Aggiungo che nell’attendere la domanda il monopolista giustamente massimizza il suo profitto, e non è corretto fargliene una colpa.
Ma se nel fare questo provoca un danno al paese, è compito preciso del governo di intervenire a favore del più grande bene comune, e abbattere il monopolio. Questa è l’unica strada da percorrere, che se aspettiamo Telecom Italia stiamo freschi.