Non ci sono scorciatoie

Rilancio il fondamentale post di Stefano Quintarelli Il Mondo Nuovo sul tema dei diritti d’autore nell’era digitale, perché delinea con molta chiarezza i termini del problema e avanza proposte che riguardano sia i diritti che i doveri:

  • i beni digitali devono essere ottenibili e  fruibili su ogni dispositivo : per evitare abusi e creazione di monopoli se chi fornisce il contenuto è lo stesso soggetto che gestisce la rete di distribuzione o che produce l’hardware
  • ogni bene digitale si deve portare dietro la propria licenza d’uso: così si può sapere se è un Creative Commons, o una copia privata di qualcuno o un oggetto venduto da qualcuno o un oggetto nel pubblico dominio, ecc..

Mi piacerebbe anche capire come mai la violazione del diritto d’autore merita una immediata repressione d’ufficio, senza debito processo, e altre fattispecie di reato debbano invece aspettare il lento corso della giustizia italiana. Dov’è l’urgenza? Quali sono le priorità?

Mi piacerebbe anche capire se possiamo considerarlo un precedente e inaugurare un nuovo filone della giustizia italiana, tipo: se io dico che tu mi devi dei soldi, tu me li devi dare subito e poi abbiamo sessanta giorni per discuterne.