Tre cose divertenti che faccio tutte le mattine

(per una di queste verrò prima o poi menato)

I cinghiali

Scendiamo alla spiaggetta sotto casa alle otto, quando non c’è quasi nessuno. Lungo la sterrata che porta al mare, e sulla sabbia, seguo le impronte delle famiglie di cinghiali che di notte sono scesi al mare. Vedo da quale buco della macchia sono sbucati, vedo le impronte degli adulti e dei piccoli, vedo dove sono entrati in acqua e dove sono usciti. Mi immagino la scena.

La nuotata

Arrivati in spiaggia, ci armiamo di maschera e pinne e partiamo per un giro di esplorazione. Oggi per esempio la meta era la grotta marina dietro all’isolotto. Incontriamo branchi di pesci di tutti i tipi, paesaggi rocciosi imponenti, stelle marine, pinne nobili, in un’acqua cristallina lontano da tutto e da tutti.

Gandalf

Quando torniamo in spiaggia, attorno alle nove e mezza -dieci, attorno alla nostra borsa è pieno di ombrelloni, teli e sedie a sdraio. La spiaggia si è riempita fino all’inverosimile, non c’è più posto ma la gente continua ad arrivare. Ci asciughiamo, prendiamo le nostre cose e ce ne torniamo a casa.
Nel tragitto di ritorno, quando incrociamo gruppi familiari carichi e sudati che non sanno cosa li attende, io alzo un dito al cielo e, con la voce di Gandalf, grido: “Fuggite, sciocchi!”

Compitino: Le Mie Vacanze

Belle come sempre, e ho già cominciato a programmare le prossime.

Mare: l’acqua era fredda, 20°C quando siamo arrivati a luglio, 24°C quando siamo partiti. Lato positivo: niente meduse.

Meteo: due giorni di maestrale, un giorno di scirocco (con l’immancabile incendio), un pomeriggio di nuvole e 10 minuti di pioggia. Per il resto: sole, sole, sole. Quest’anno mi sono difeso a oltranza con cappello, maglietta e tendalino. Abbronzatura da muratore, naso spelato nonostante la crema 10/100.

Cibo: quest’anno all’Auchan di Olbia ho trovato delle baffe di bottarga di muggine stupende, grandi e color del miele, e ne ho fatto debita scorta. Come da tradizione, ho cenato all’agriturismo del Dottor Tonino Corda a Padru, di cui segnalo particolarmente la zuppa gallurese, lo spezzatino di chinghiale e il mirto, non che il resto sia da meno.

Affollamento: più gente a luglio, meno gente ad agosto ma sempre troppa. Chiacchierando in giro, ho l’impressione che si facciano vacanze più brevi. Mio consiglio non richiesto: se non hai un barchino, lascia perdere il Capo di Coda Cavallo, che ci vai solo a prendere il nervoso. Per dirne una: dietro alle spiaggie belle, c’è il parcheggio a pagamento. A metà mattina il parcheggio si riempie e non fanno più entrare. La gente allora torna indietro oppure molla l’auto dove può, e prende la multa, che i vigili passano due volte al giorno e ne scrivono centinaia ogni volta. A proposito, da noi hanno messo la guardia giurata all’ingresso, per impedire che i turisti parcheggino da noi per andare in spiaggia. Riassumendo: un delirio.

Edilizia: sembra impossibile, ma si continuano a costruire case e villaggi messicaneggianti con vista sulla statale. Ma chi le compra? Nel mio Villaggio EST, i condomini sono in lite con il costruttore che ha avuto i permessi per appiccicarci un albergo, che per fortuna è stato bloccato. Per ora. The tragedy of the Commons. A Olbia il nuovo ospedale in costruzione si trova dall’altra parte di un ponte a senso unico alternato che già adesso provoca code interminabili.

Connettività: un disastro. Il portatile con Vista non riconosceva la chiavetta HAUWEI, non riconosceva la chiavetta Bluetooth, ma per risolvere il problema voleva andare online. Andrea mi ha poi prestato il cavetto Nokia, ma insomma, sono sempre connessioni a legna. Mi sono perso tutte le oziose polemiche estive. Ce ne sono state? Non mi dire niente, me le perdo volentieri.

Letture: la trilogia di Larsson, divertente e poco impegnativa, sembra fatta apposta per le serate estive. Mia moglie è rimasta negativamente sorpresa dal fatto che Lisbeth a un certo punto si sia rifatta le tette, e ha commentato, credo giustamente, che la cosa stona con il personaggio.