Gli anni d’oro

Una ventina d’anni fa succedevano due cose:

  • i blog erano l’unico mezzo per esprimersi pubblicamente sul web
  • Google privilegiava i blog nei risultati delle ricerche

Da qui la notorietà fortuita e temporanea di un gruppetto di persone che altrimenti non sarebbero mai arrivate alla ribalta.

Erano belle persone: intelligenti, acute, divertenti e appassionate. Dicevano cose interessanti, allargavano il ventaglio del possibile, guardavano al futuro con curiosità.

Il panorama oggi è radicalmente cambiato: ci sono nuovi strumenti più facili, Google ha meso via il suo “Be no evil”, i rapporti sociali sono stati mercificati, e più in generale oggi da internet bisogna difendersi.

Non seguo più i blog come un tempo, ma continuo, con altri mezzi, a seguire le stesse persone; e ne seguo di nuove, e continuo ad arricchirmi della loro amicizia e della loro visione del mondo.

I blog sono morti e sepolti, ma non si è chiuso un ciclo, non sono finite le speranze, e non abbiamo perso perché non stavamo gareggiando con nessuno.

A proposito di politically correct

Nel mondo letterario anglosassone si parla di riscrivere vecchi libri eliminando le parti non politically correct. Pratica bizzarra e discutibile, e a mio ininfluente parere pure stupida.

Invece in tutti i film e telefilm americani il nostro eroe, ogni volta che torna a casa, prima ancora di togliersi il cappello o levare le scarpe, apre il frigo e si prende una birra.

Coding: pensieri sparsi

Lettura : Scrittura = Uso del computer : Programmazione

Si impara a leggere e a scrivere da piccoli, perché è il momento in cui si impara con maggiore facilità, per sempre.

Tutti imparano a scrivere, anche se pochi diventeranno scrittori.

Non ha senso imparare a leggere senza imparare a scrivere.

In quasi tutti i mestieri del mondo, tranne forse i più umili, è necessario saper scrivere. La stessa cosa vale oggi: non c’è professione qualificata che non richieda almeno la conoscenza delle basi della programmazione

Anche un foglio di Excel è un programma (input -> algoritmo -> output) in linguaggio funzionale.

Tempo fa, a una platea di programmatori di tutte le età, ho chiesto: “Chi di voi ha scritto il suo primo programma prima dei 14 anni?” Hanno alzato la mano quasi tutti.

Cosa si impara con il coding

Si impara prima di tutto a porsi dei problemi, e poi a risolverli.

Si impara a ragionare con metodo, senza rinunciare alla intuizione.

Si impara a essere creativi e fantasiosi.

Si impara a ragionare in una lingua straniera.

Si impara a riciclare le soluzioni altrui adattandole al proprio caso.

Si impara a non arrendersi davanti alle difficoltà.

(post in progress)