Alice 20Mega e Iptv

Tra parentesi: la Telecom spinge da matti la sua Iptv con i vari servizi a pagamento, e Alice 20Mega dovrebbe essere il suo cavallo di Troia; ma al 31 dicembre 2006 la situazione era la seguente:

  • Clienti broadband: 4.800.000
  • Clienti Iptv: 31.000
  • Tasso di penetrazione: 0,6%

(Fonte: elaborazione Isimm)

Dubito che oggi i numeri siano molto diversi. Sembrerebbe che l’atteggiamento del consumatore nei confronti della Iptv sia di totale indifferenza tendente verso l’ostilità.

Certo che a me interesserebbe poco se fosse gratis, figurati a pagamento.

ADSL Alice 20 Mega!

Mi hanno appena chiamato da Telecom ad un numero su cui ho espressamente negato il consenso alle telefonate commerciali e mi hanno proposto l’ADSL da 20Mbit.

Solerte Venditore: “La chiamo per avvisarla che sulla sua centrale abbiamo attivato Alice 20Mega e per sapere se è interessato a provarla…”

Cliente Inverso: “Ah, 20Mega in download. E la velocità in upload quant’è?”

SV: “Ehm, mi fa delle domande troppo tecniche”

CI: “Vuole richiamarmi dopo che si è informato?”

SV: “No, aspetti un attimo che chiedo, glielo dico subito…”
(5 minuti di parlottamenti sottovoce)

SV: “Mi scusi ma qui non lo sa nessuno, provo a guardare su internet…”

CI: “Grazie, allora guardo da solo” (mette giù)

La migrazione della mia attuale connessione da 4Mbps, scopro sul sito, è automatica e verrò avvisato via mail a cose fatte. Spero solo che i prevedibili disservizi siano ridotti al minimo.

Le velocità di fino a 20Mbps in download e fino a 384Kbps in upload (bleah!) sono espressamente non garantite, quindi possiamo tranquillamente considerarle come dei numeri a caso. Noto tra parentesi che nei paesi civili la pubblicità ingannevole becca multe salate.

Ma tali mirabolanti velocità sono raggiungibili solo se compro un nuovo router ADSL2, che il mio vecchio Michelangelo si ferma a 8Mbps. Insomma, vedremo.

Se hai già fatto il salto, per favore condividi nei commenti le tue impressioni.

09 F9 11 02 9D 74 E3 5B D8 41 56 C5 63 56 88 C0

La storia è tanto semplice quanto istruttiva. La crittografia del DVD-HD è stata craccata in no time e viene resa pubblica la chiave di crittazione di tutti gli ultimi film rilasciati in quel formato (09 F9 11 02 9D 74 E3 5B D8 41 56 C5 63 56 88 C0). E fin qui, ordinaria amministrazione.

La storia compare su digg. Gli amministratori ricevono una DMCA Takedown Notice dalle Major di Hollywood e tolgono la storia. Decine di utenti scontenti ripubblicano e vengono tolti. Migliaia di utenti inferociti ripubblicano, e Digg cede.

Il fondatore di Digg dichiara sul blog:

“But now, after seeing hundreds of stories and reading thousands of comments, you’ve made it clear. You’d rather see Digg go down fighting than bow down to a bigger company. We hear you, and effective immediately we won’t delete stories or comments containing the code and will deal with whatever the consequences might be.

If we lose, then what the hell, at least we died trying.”

Applausi, sipario.

I link esterni a La Stampa

La Stampa

Guardo questa immagine e non credo ai miei occhi, e mi chiedo “se io son desto, o se sogno alcuno vituperio”.

A fine marzo 2007, a tredici anni dalla fondazione del World Wide Web Consortium, è mai possibile che i link esterni di un sito si aprano non solo in una nuova pagina (e già qui…), ma addirittura dentro un frame inconiciato come sopra? Ma siamo impazziti? Ma chi ha avuto questa delirante idea?

Ma soprattutto: che si vuole ottenere? E poi, lo si ottiene? Che tristezza cupa!

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