La domanda era: “Di che cosa scrivono i blog che leggi?”. Qui la differenza tra i due sessi è forse scontata ma comunque impressionante.


Che dire? Sono senza parole. Il meglio che posso fare è tacere, e attendere un tuo commento intelligente.

It's more complicated than that!
La domanda era: “Di che cosa scrivono i blog che leggi?”. Qui la differenza tra i due sessi è forse scontata ma comunque impressionante.


Che dire? Sono senza parole. Il meglio che posso fare è tacere, e attendere un tuo commento intelligente.
Ero rimasto perplesso dallo scarso uso degli aggregatori evidenziato dai dati di Diario Aperto, ma l’incrocio con la piattaforma di provenienza rivela l’arcano: più la piattaforma è chiusa, meno si usa l’aggregatore.
Da questo punto di vista, avere un blog su Splinder è peggio che non averlo!

Oppure è anche una forma di digital divide?
Update:
Per chiarire meglio, aggiungo gli stessi dati espressi in percentuale per ogni piattaforma.

Ha più di 65 anni, vive a L’Aquila ma ne ignora il numero di abitanti, ha conseguito la licenza elementare ma naviga in internet da più di quindici anni e si connette più volte al giorno.
Acquista su internet almeno una volta alla settimana, usa a manetta chat, feedreader, Skype, wiki e quant’altro.
Legge più di 100 blog, più volte al giorno, ma si lamenta “ke nn si raccontino mai racconti perversi“.
A questo punto la domanda ovvia è: ma questi dati, li ha controllati qualcuno?
Secondo i dati di Diario Aperto, i maggiori utlizzatori di feedreader sono nella fascia 25-44 anni, ma la distribuzione è fortemente sbilanciata tra maschi (più della metà) e femmine (attorno al 20%):


L’anomalia nel dato delle donne con più di 65 anni può forse dipendere dall’esiguità del campione?
Le risposte al questionario di Diario Aperto evidenziano importanti differenze tra i blogger maschi e femmine: le donne sono di meno (ma dai!) ma sono più giovani:


E quindi le studentesse sono di più, in proporzione, rispetto agli studenti:

Oh, io vi ho avvertito.