Open Camera

Questo il riassunto delle spese 2010 della Camera dei Deputati, ricavato dai dati di Open Camera:

OpenCamera

Per quanto riguarda il settore Informatica, le due maggiori voci di spesa sono con Capgemini Italia Spa, 1.857.000 € per “assistenza agli utenti dei servizi informatici e di gestione”, e con Interact Spa, 1.126.800 € per “sviluppo e manutenzione sw. support”.

Ricorda che i deputati in Italia sono 630 persone.

Per chi si vuole divertire, il file (Excel 2003, 143KB) è qui.

L’intervallo dei dati nelle pivot di Excel

Quando tengo dei seminari sull’accesso ai dati con Excel, una delle cose per me più interessanti è quando scopro modi diversi di fare le cose. La settimana scorsa, nel fare una tabella pivot basata su un elenco di Excel 2003, un allievo mi ha selezionato, nel passaggio 2 della creazione guidata, come intervallo dati non le celle dell’elenco, ma le intere colonne.

Esempio: partendo da un semplice elenco di 7 colonne per 38 righe, io avrei selezionato così:
intervallo per pivot

Lui invece ha selezionato così:
colonne per pivot

Perché lo ha fatto? In questo modo, quando aggiunge nuove righe all’elenco, può aggiornare la pivot senza dover ridefinire l’intervallo. Interessante! Io invece devo ritornare ogni volta al passaggio 2 della creazione guidata e aggiungere le nuove righe.

Ci sono però dei lati negativi. Si risolve il problema dell’aggiornamento ma se ne creano altri:

  1. La dimensione del file: un elenco di 20KB a cui si aggiunge una pivot fatta nel primo modo, rimane di 20KB; nel secondo modo diventa un file di 900KB (un elenco di 56KB diventa un file di 2MB!).
  2. Gli aggiornamenti: diventano leeenti, e visto che la pivot viene aggiornata anche all’apertura, anche aprire il file diventa leeento.
  3. Nel costruire la pivot, il campo dei totali non viene sommato ma contato, a causa della presenza di celle vuote nella colonna.
  4. Sui campi di data, non si riesce ad aggregare per mese/anno, sempre a causa delle celle vuote.

Morale della favola: preferisco il mio modo.

Se invece tu hai un modo ancora diverso di fare questa cosa, sono interessatissimo a conoscerlo: fammi sapere.

I dieci maggiori quotidiani italiani

A sentire i quotidiani, questi sono i dieci maggiori quotidiani italiani per copie vendute. Maggiori informazioni su Prima Online e sul Barbiere.

Ulteriore discussione su FriendFeed.

[via .mau.]

Excel: a capo nella cella

Molti sanno che è possibile scrivere su più righe all’interno di una cella di Excel 2007, attivando l’opzione “Testo a capo” nella barra multifunzione “Home”; in Excel 2003 e precedenti l’opzione si trova nella scheda “Allineamento” della finestra di dialogo “Formato cella”. Vedi ad esempio la cella A1 qui sopra, dove il mio nome rimane spezzato a seconda della larghezza della cella.

Invece nella cella C1 l’a capo l’ho inserito io manualmente, con la combinazione di tasti “Alt+Invio”

Spegnendo l’opzione “Testo a capo”, il testo torna su una sola riga. Ciò non è bello, se la cella contiene una frase su più righe, perché togliendo l’a capo le parole si appiccicano senza il necessario spazio.

Allora occorre fare una ricerca e sostituzione globale: trovami gli a capo e sostituiscili con uno spazio. E nella casella “Trova:”, per inserire l’a capo, occorre digitare la combinazione di tasti “Ctrl+j” (senza le virgolette), altrimenti la ricerca dell’a capo non funziona.

Ecco, me lo appunto qui sul blog che magari a qualcuno potrebbe servire.

PowerPoint come arma impropria

La mia piccola presentazione PowerPoint è il male è piaciuta agli amici di internet, e ha suscitato una interessante discussione su FriendFeed. Perché quasi tutte le presentazioni fatte con PowerPoint sono inguardabili? Alcuni sostengono sia colpa solo dell’utente incapace ad usare lo strumento, altri che sia colpa dello strumento che istiga “all’animazione tamarra”, come qualcuno ha detto. Credo che entrambe le cose siano vere, ovviamente. Saper presentare è un’arte, indipendentemente dallo strumento; ma c’è strumento e strumento.

Però: il problema con cui mi sono dovuto confrontare, in ambito aziendale, è un altro. PowerPoint viene sistematicamente usato per produrre documenti stampati (i famigerati “slideoumnents”, come li chiama Federico Giacanelli), al posto del più efficace Word. Alla mia domanda “perché diavolo?” la più comune risposta è “perché si creano documenti più belli da vedere” oppure “perché posso usare i modelli aziendali prefabbricati e ottenere senza sforzi un aspetto professionale”, per non parlare del sempreverde “così fan tutti”.

Allo stesso modo, sempre in azienda, si fanno in Excel delle tabelle che non contengono calcoli e non sono database (organigrammi, calendari, eccetera) perché non si è capaci di usare le tabelle di Word. Magari si fa più in fretta ad allineare le caselle, ma poi si perdono le ore ad ottenere una stampa decente.