In azienda le ciofeche costano carissime

Giro per le aziende insubriche e vedo gente capace, preparata e volenterosa, a cui vengono affidati compiti gravosi e importanti, che lavora ancora con PC di modernariato e software anziano.

“Lavora” è un eufemismo: in realtà dovrei dire “lotta, fatica, si dispera e si abbronza alla luce della clessidra”.

Faccio i conti della serva: metti che quel collaboratore costi almeno 50.000 €/anno, e che con meno di 2.000 € di hw/sw nuovo la sua produttività aumenti del 10% (e il suo stress diminuisca del 75%).

Penso quindi che queste aziende non sappiano far di conto, e che non dureranno a lungo.

(Più è grande l’azienda, più è grave è il problema)

(E non tocchiamo l’argomento “amministrazione pubblica”)

Telecom Italia applica interessi di usura

Ogni volta che il credito della mia scheda TIM sta per finire, ricevo il seguente SMS:

TIMinforma: il tuo
credito è quasi
esaurito. Per avere
5 euro di CREDITO
da Tim che
restituirai alla
prima ricarica
(+costo 1,5E)
rispondi SI

Metti che la ricarica venga effettuata mediamente dopo 5 giorni:

1,5€ di interessi per 5 giorni su un prestito di 5€

=  interesse del 2190% su base annua

Va bene, è l’ennesima riprova dell’atteggiamento predatorio di TIM nei confronti dei suoi utenti. Però mi chiedo, e ti chiedo: ma è legale?

La fava e il commercio equo

La fava di cacao, sui mercati internazionali, vale circa $2.250/ton.

cacao

La tavoletta di cioccolato all’Esselunga costa €10-20/kg. I cioccolatini anche €30/kg.

cioccolato

Capisci quindi come è importante la notizia che la Costa d’Avorio, maggior esportatore mondiale di fave di cacao, ha inaugurato la sua prima fabbrica di cioccolato.

Da sempre io penso che il cosiddetto commercio equo e solidale sia una truffa ipocrita ai danni dei paesi produttori di materia prima (ma anche del consumatore occidentale), e che l’unico modo serio di aiutare i paesi in via di sviluppo sia appunto quello di trasferire tecnologia e di favorire la produzione locale e l’esportazione del prodotto finito, invece di tenerli incatenati alle commodities.

Benzina invece che petrolio, maglioni invece che lana grezza, cioccolatini invece che fave di cacao, eccetera.

Il disastro Ferrovie Nord Milano – Nordcom – Goalsystem: aggiornamento

Alle mie domande risponde molto gentilmente la Signora Micaela Gómez Torres di Goal Systems Madrid:

In quanto alle notizie pubblicate alle quali fa riferimento, Goal Systems non condivide le notizie che fanno intendere alcun tipo di responsabilità o di mal funzionamento del nostro software GoalRail®. Per questo, facciamo riferimento alle dichiarazioni di Trenord riportate nel seguente articolo che chiariscono ciò che è realmente accaduto.

http://milano.repubblica.it/cronaca/2012/12/12/news/trenord_colpa_di_un_errore_umano_non_tutti_i_dati_sono_stati_inseriti-48560256/

Goal Systems produce un software per la programmazione ottimale delle operazioni di trasporto e sta risolvendo, da 20 anni, alcuni tra i problemi più complessi in tale ambito a livello mondiale.

Trenord ha provato a fondo il software GoalRail® prima dell’avvio delle operazioni e ha ottenuto magnifici risultati.

Inoltre, sappiamo che Trenord sta facendo tutto il possibile per porre rimedio il prima possibile alla situazione, e sta contando per questo sull’appoggio di  Goal Systems.

L’articolo però riporta una spiegazione che non spiega nulla.  “Nella fase di impostazione del software, difatti, non sarebbero stati inseriti tutti gli elementi necessari per farlo entrare a regime“: cosa vuol dire? Che c’erano dei campi necessari ma non obbligatori? Chi ha deciso quali elementi non inserire? In base a quali criteri? Mah.

Purtroppo Maurizio Brunelli di Nordcom non mi ha ancora risposto, ma immagino che in queste ore sia piuttosto occupato.

 

Aggiungo anche un interessante commento di un amico che ha più esperienza in questo settore:

Io (dieci anni fa) lavoravo in NordCom ed ho anche assistito ad uno di questi aggiornamenti del software (che però con NordCom non ha niente a che vedere: la gestione di tale software è di FN e a NordCom – al limite – viene chiesto di interfacciarsi a tale procedura). Un software che gestisca una turnazione complessa come quella di FN è – dicono – uno dei più difficile compiti di Ricerca Operativa (che credo sia una qualche branca di ing. del software). Quando c’ero io l’analisi ad-hoc del sistema lo faceva un’azienda composta da ricercatori universitari: devo dire che mi convinsero abbastanza. Il problema non è fare i turni, è gestire le inevitabili e giornaliere eccezioni che devono essere gestite in tempo reale e magari anche in parallelo con le problematiche di tutte le stazioni: quando un treno viene “battezzato” (ovvero quando si sa chi è il personale di bordo), non è detto che questo corrisponda a quello che c’è scritto nei turni ma in quel preciso momento tutti i turni a scalare devono essere riaggiornati (ci sono di mezzo regolamenti di sicurezza, come si può immaginare). Purtroppo non sono riuscito ad avere informazioni precise neanche dai miei contatti in NordCom: di certo c’è di mezzo anche un problema politico, non più solo tecnico. In qualche modo i sindacati si sono messi in mezzo a queste nuove turnazioni e probabilmente il problema non è totalmente di natura informatica.

Il disastro Ferrovie Nord Milano – Nordcom – Goalsystem

Lo scarno comunicato parla di “inconveniente tecnico al sistema informatizzato gestione turni” ma la verità è che si tratta di un vero e proprio disastro che a distanza di giorni non è stato ancora risolto.

Sulle Nord ho pendolato per anni, e ancora adesso è il mio mezzo preferito per recarmi a Milano. Sono quindi sensibile al problema e vorrei saperne di più. Quando succede un disastro informatico che impatta la vita di migliaia e migliaia di utenti, il primo compito del fornitore è informare. Cosa è successo? Perché? Cosa stiamo facendo per rimediare? A che punto stiamo? Quando sarà risolto? Cosa faremo per evitare il ripetersi?

Invece da FNM no news. In mancanza delle quali, tra i pendolari si diffondono voci di tutti i tipi, per esempio che il software funziona benissimo ma che il personale lo boicotta.

Allora ho chiesto direttamente a Maurizio Brunelli, che gestisce Nordcom, la società di servizi informatici di FNM, e che dovrebbe sapere bene cosa sta succedendo, di darmi qualche informazione in più:

Buonasera Ing. Brunelli,

in merito ai disservizi di cui saprà e di cui anch’io sono vittima, ho letto sulla stampa di generici “malfunzionamenti del software” ma anche voci di boicottamento da parte del personale viaggiante.

Ho pensato che sia meglio chiedere a voi direttamente cosa è successo. Normalmente chi eroga un servizio al pubblico, in caso di clamorosa e prolungata interruzione, si premura di pubblicare un dettagliato rapporto (biopic) su cosa è successo, perché e quali misure si son prese per evitare o mitigare futuri episodi. Avete fatto o avete in programma una cosa del genere? Nel qual caso sarei molto interessato ad esserne informato.  Ringrazio anticipatamente per qualsiasi informazione vorrà darmi e che sarò lieto di pubblicare su www.gaspartorriero.it

Ho chiesto anche a Goalsystems, la società spagnola fornitrice del software Goal-rail che FNM ha adottato per la gestione dei turni, se secondo loro si tratta di un problema di software o di implementazione.

Dear Sirs,

you may have heard about your Goal-rail software being implemented this week at Ferrovie Nord Milano and the related service disruption for thousands of passengers.
There is a debate here about the real causes, as a biopic of the incident has not yet been made public. Rumors so fare are a) poor software; b) poor implementation; c) union boycott. Can you please comment? Do you have any more info?
Thank you in advance for any info you may give me, which I will be happy to publish at www.gaspartorriero.it.

Che dici, mi risponderanno?

(Tra parentesi, è interessante notare che Trenitalia, a cui Trenord appartiene, utilizza per la gestioni turni un programma tedesco che funziona e che non ha mai creato problemi simili)