Appuntamenti di gennaio

Sono troppo avanti, comincio già a pensare ai prossimi appuntamenti del 2011. Al momento mi piacerebbe partecipare a questi:

C’è altro che potrebbe interessarmi?

La liquefazione dell’hardware

The Economist di questa settimana, nella sezione Business a p. 68 e 69 (oltre che online), ha un interessante articolo su virtualizzazione e cloud computing. L’articolo nota come l’IT stia rapidamente passando da spesa di capitale, con tutti i problemi di inefficienza, ammortamenti etc., a spesa operativa come la corrente elettrica.

Se il PC aziendale, blindato sicuro e con le applicazioni aziendali, è una macchina virtuale, allora è possibile eseguirla su qualsiasi PC, anche quello personale del dipendente, e tra poco anche su tablets, smartphones etc.

L’articolo tocca anche un altro punto dolente: in uno scenario virtualizzato, il ruolo del sistemista di primo livello viene a ridursi notevolmente se non a scomparire del tutto. E questo è uno dei principali motivi di resistenza all’adozione di queste tecnologie.

EuroCloud Congress

Ieri ho partecipato all’EuroCloud Congress presso la Camera di commercio del Lussemburgo. Molto interessanti i due workshop della mattina e del pomeriggio.

Come al solito in questi casi, in plenaria ci sono stati anche i classici interventi istituzionali da parte di politici locali e funzionari europei; ma contrariamente alle mie aspettative, è gente che capisce l’internet perfettamente e ha idee molto interessanti. Non c’erano italiani.

Nuvole sulla Bocconi

Ieri  in Bocconi al CloudCamp, impeccabilmente organizzato da ENTER, non credo di aver sentito niente di nuovo o di particolarmente interessante, con due eccezioni: l’intervento di Eddie Budgen di Sensible Cloud sull’importanza dei Service Level Agreement, e il vivace unpanel.

La mia impressione generale sulla serata è di molti venditori a caccia di pochi clienti grossi. Per come la vedo io, che non ho la CocaCaola e la FIAT  tra i miei clienti, c’è molto da fare anche per le PMI.

Considerazione a margine: una legge dovrebbe vietare a un relatore di tenere la sua presentazione da seduto, o peggio, di leggere la sua presentazione da seduto. Gli effetti sull’attenzione del pubblico sono devastanti. E molte slide erano illeggibili (un giorno Presentation Zen sarà libro di testo in tutte le scuole d’Italia, e avremo finito di soffrire).