AI – Intelligenza e mente

Possiamo definire intelligenza la capacità di apprendere, ragionare, risolvere problemi e adattarsi all’ambiente.

In questo senso tutte le forme di vita possiedono un qualche livello di intelligenza.

La AI estende le capacità dell’intelligenza umana così come il martello estende le capacità della mano.

Invece mente è un termine ampio che comprende non solo le funzioni cognitive e l’intelligenza, ma anche gli aspetti emotivi, coscienza, percezioni, sensazioni e altro ancora. Possiamo dire che l’intelligenza è una delle molte funzioni o componenti della mente.

Siamo quindi portati a pensare che l’intelligenza artificiale sarà sempre più intelligente ma non potrà mai avere una “mente”.

La mente non è una caratteristica esclusiva della razza umana. Esiste in diverse specie e con diversi gradi di sviluppo: quasi zero in un neonato, molto più sviluppata in alcune specie animali che per esempio si riconoscono allo specchio.

E la mente è il risultato di processi e interazioni totalmente nell’ambito della fisica, quindi per principio indagabili, comprensibili e riproducibili.

Quindi non mi stupirei se in un lontano futuro l’intelligenza artificiale evolvesse in mente artificiale. Ma per ora l’intelligenza artificiale sta alla mente come il martello sta alla mano.

Intelligenza artificiale in classe

A proposito di ChatBOT e dei suoi cugini continuo a leggere opinioni basate su fraintedimento, pregiudizio e semplice ignoranza; ma ogni tanto qualcuno prova a capire e scopre cose interessanti.

Ad esempio il Prof. Ethan Mollick tiene un corso in cui è obbligatorio l’uso di bot AI, e ha scoperto che “without training, everyone uses AI wrong“.

L’approccio migliore è il co-editing:

“By far the best approach, which led to both the best essays and the most impressed students, happened when people took the co-editing approach. The approach required a lot of careful focus on the AI output, which also made it very useful for student learning.”

Conversazioni con AI

La mamma di Marcello ha quattro figli. I primi tre figli si chiamano Paolo, Matteo e Pietro. Come si chiama il quarto figlio?

Non posso rispondere alla tua domanda perché non ho informazioni sufficienti sul quarto figlio di Marcello.

Perché non puoi rispondere alla domanda?

Posso generare una risposta basata sulle informazioni che ho a disposizione. Tuttavia, poiché non ho informazioni sul quarto figlio di Marcello, non posso rispondere alla tua domanda con certezza.

Non vedi che se dico “la mamma di Marcello”, questo implica che Marcello sia uno dei figli?

Mi scuso, hai ragione. Pertanto posso dedurre che il quarto figlio si chiama Marcello.

Allora te lo chiedo di nuovo. La mamma di Marcello ha quattro figli. I primi tre figli si chiamano Paolo, Matteo e Pietro. Come si chiama il quarto figlio?

Il quarto figlio si chiama Marcello.

Bene! Hai imparato dall’esperienza. Ma se ti faccio la stessa domanda domani in una nuova sessione, ti ricorderai la risposta giusta oppure questa informazione si perderà quando chiudo questa sessione?

Io sono un modello di lingua basato sull’intelligenza artificiale, non ho memoria a lungo termine e quindi non sarei in grado di ricordare la risposta per una sessione successiva. Tuttavia, se mi fornisci nuove informazioni o contesto nella prossima sessione, utilizzerò quelle informazioni per generare risposte più accurate.

Dunque non hai memoria a lungo termine. Esistono progetti di intelligenza artificiale con memoria a lungo termine?

Sì, esistono progetti di intelligenza artificiale che mirano a sviluppare sistemi con memoria a lungo termine. Ad esempio, alcuni ricercatori stanno lavorando su reti neurali di tipo “Memoria a lungo termine” (LSTM) o su “Memoria a corto termine-Lungo termine” (ST-LTM) che utilizzano tecniche di apprendimento automatico per consentire ai sistemi di memorizzare informazioni a lungo termine e utilizzarle in modo più efficace per prendere decisioni o generare risposte. Altre forme di AI come i sistemi esperti o le reti semantiche possono anche utilizzare una sorta di memoria per fare associazioni tra informazioni e supportare inferenze.