Medicina e AI

Il giovane dottore inizia il suo tirocinio in specialità e all’inizio studia, ascolta e prende appunti. Piano piano acquista esperienza e confidenza, e quando finisce la specialità è in grado di cominciare a refertare da solo. Per i casi dubbi chiede aiuto ai colleghi più esperti.

Lavorando in un grosso ospedale, si specializza man mano e sempre di più in un particolare campo, tanto da diventare lui l’esperto di riferimento in quel campo, a cui gli altri colleghi si rivolgono in caso di dubbio.

Ogni giorno firma una ventina di referti, che per 200 giorni l’anno dopo 25 anni fa 100.000 referti. Forte di questa esperienza, adesso vede indizi che gli altri non riconoscono. Quando un collega più giovane ha un caso difficile, dice “devo farlo vedere all’Oracolo”, e glielo sottopone.

Questo per spiegare come l’intelligenza artificiale sia molto più intelligente dell’intelligenza umana.

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