Twitter non è morto, ma Mastodon è risorto

La nuova proprietà di Twitter si è data il compito di fare utili, a seguito di anni di perdite.

Dopo aver drasticamente ridotto i dipendenti, ha riammessogli account che fanno più engagement e che sono quindi più utili agli inserzionisti: i portatori di odio, i politici controversi, i mentitori incalliti.

Se prima Twitter si avviava a diventare servizio pubblico (ma con che soldi?), adesso ha preso la strada della commercializzazione più spinta.

I molti scontenti hanno cercato alternative a Twitter e hanno riscoperto Mastodon, un sistema open source, decentralizzato, interoperabile e soprattutto privo di pubblicità.

Oggi ho scoperto che esiste il plugin per WordPress https://wordpress.org/plugins/activitypub/ che permette di collegare il blog a Mastodon. Credo quindi che ricomincerò a postare qui, Dopo più di vent’anni dalla sua apertura, quando davo per scontato che lo strumento avesse esaurito il suo compito e fosse morto e sepolto, ecco che si sente bussare da dentro alla cassa 🙂

2 risposte a “Twitter non è morto, ma Mastodon è risorto”

  1. Ma pensa! Che il 2023 sia l’anno della parziale resurrezione dei blog? Ho già visto altri rispolverare il loro angolino sperduto nella rete, incluso il sottoscritto. Vedremo… Intanto buon anno e ben tornato.

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