di mestiere faccio il target – diapositive 2-3

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Ovvero: l’indottrinamento

Durante la discussione seguita al mio intervento, Gianluca ha commentato che “la pubblicità è per gli stupidi”; un altro ha aggiunto “è per chi non sa fare le ricerche su Google”. Io penso che la pubblicità sia per gli ingenui.

Oggi la pressione pubblicitaria non è affatto diminuita. La mente ingenua e recettiva del bambino americano medio si becca 40.000 pubblicità all’anno: a tre anni riconosce già 100 marchi, e a 10 anni ne riconosce da 300 a 400.

La pubblicità non fa presa su noi adulti smaliziati, ma certamente lascia un imprinting sui bambini al cui confronto i balilla e le guardie rosse erano dei poveri dilettanti. La nostra società dei consumi li plasma a sua immagine.

E’ un peccato perché la loro enorme capacità di imparare, che con gli anni si perde, potrebbe essere meglio alimentata. Non dico di fare come Johann Sebastian Bach che a tre anni copiava musica per il padre (e guarda te come è venuto su bene). Ma insegnare loro una seconda lingua, uno strumento musicale, un’arte? Iscriverlo a un Coder Dojo?