Ieri a mezzogiorno sono state presentate le liste e i candidati per le elezioni a sindaco di Como che si terranno a maggio: sono ben 24 liste e addirittura 16 candidati. In ordine di preferenze, secondo un recente sondaggio, la situazione è la seguente:
- 37,6% Mario Lucini (area PD)
- 32,0% Laura Bordoli (area PDL)
- 13,6% Alberto Mascetti (Lega)
- 28,6% indecisi
- gli altri 13 candidati stanno abbondantemente sotto al 5%
- la lista di Sergio Gaddi non era stata ancora presentata quando si è svolto questo sondaggio (vedi più avanti).
Sembra quindi che questa roccaforte della DC prima e del PDL poi sia destinata a cadere (per la prima volta!) nelle mani dei Komunisti. In teoria però PDL e Lega, se si mettessero d’accordo, e davanti alla terrificante prospettiva di perdere il potere potrebbero farlo, magari al ballottaggio, riuscirebbero a continuare a governare questa città nonostante la disastrosa prova dell’amministrazione uscente.
C’è però da segnalare che il candidato sconfitto alle primarie PDL, Sergio Gaddi, dando prova di grande sportività e spirito di sacrificio, ha fondato al volo una sua lista indipendente e si presenta lo stesso, e questo potrebbe in qualche modo indebolire la lista PDL anche in modo grave: Gaddi era accreditato di un 23% in un precedente sondaggio .
Ascoltando le chiacchiere in giro noto un clima di cauto ma generalizzato ottimismo. Indipendentemente dall’orientamento politico, tutti pensano che la prossima amministrazione non potrà che essere migliore della precedente.
Però avere il Mascetti come sindaco, quasi quasi…
A Como verrà eletto chi ha più parenti (cit. Daniele)