Vale la pena ricordarsi ogni tanto, a parte le vuote chiacchiere, quali sono le priorità e dove veramente vanno a finire i soldi del cittadino. Anche se poi viene da piangere.
034 – Costo del debito pubblico | 40,48% |
003 – Relazioni finanziarie con le autonomie territoriali | 14,27% |
025 – Politiche previdenziali | 9,82% |
029 – Politiche economico-finanziarie e di bilancio | 8,70% |
022 – Istruzione scolastica | 5,90% |
024 – Diritti sociali, politiche sociali e famiglia | 3,31% |
004 – L’Italia in Europa e nel mondo | 3,29% |
005 – Difesa e sicurezza del territorio | 2,57% |
033 – Fondi da ripartire | 1,83% |
007 – Ordine pubblico e sicurezza | 1,35% |
023 – Istruzione universitaria | 1,14% |
006 – Giustizia | 1,00% |
013 – Diritto alla mobilita’ | 0,98% |
028 – Sviluppo e riequilibrio territoriale | 0,80% |
011 – Competitivita’ e sviluppo delle imprese | 0,63% |
014 – Infrastrutture pubbliche e logistica | 0,54% |
008 – Soccorso civile | 0,51% |
017 – Ricerca e innovazione | 0,49% |
001 – Organi costituzionali, a rilevanza costituzionale e Presidenza del Consiglio dei ministri | 0,42% |
026 – Politiche per il lavoro | 0,37% |
032 – Servizi istituzionali e generali delle amministrazioni pubbliche | 0,34% |
027 – Immigrazione, accoglienza e garanzia dei diritti | 0,20% |
021 – Tutela e valorizzazione dei beni e attivita’ culturali e paesaggistici | 0,18% |
018 – Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell’ambiente | 0,14% |
015 – Comunicazioni | 0,14% |
009 – Agricoltura, politiche agroalimentari e pesca | 0,13% |
019 – Casa e assetto urbanistico | 0,12% |
030 – Giovani e sport | 0,11% |
020 – Tutela della salute | 0,10% |
002 – Amministrazione generale e supporto alla rappresentanza generale di Governo e dello Stato sul territorio | 0,05% |
016 – Commercio internazionale ed internazionalizzazione del sistema produttivo | 0,03% |
031 – Turismo | 0,01% |
010 – Energia e diversificazione delle fonti energetiche | 0,01% |
012 – Regolazione dei mercati | 0,00% |
Grazie ad Alberto Cottica (via Massimo Mantellini) che ha richiamato l’attenzione sui dati della Ragioneria dello Stato. I numeri fanno riferimento al 2007, stanziamenti di competenza del disegno di legge di bilancio 1° anno. Ma rendono l’idea.
Ricerca e Innovazione: 0.49% – Tutela e valorizzazione dei beni e attivita’ culturali e paesaggistici: 0.20%
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[piange]
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piango anch’io.
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sigh
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oggi era una bella giornata, cazzo!
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altro che le letterine ai giornali
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Grazie a te, Gaspar. Vedo che ti stai posizionando bene per diventare una leggenda tra i civic hackers. Le tue gesta verranno raccontate a lungo dai giovani cowboy di belle speranze che si incontrano al Gentleman Loser.
quant’è la percentuale dei controlli sugli alimenti?
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quant’è la percentuale sui controlli degli alimenti?
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"L’Italia in Europa e nel mondo" che è? Dobbiamo pagare per restare sulle cartine geografiche?
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40% del bilancio al debito pubblico e questo spiega tutto. Quante cose si potrebbero fare con quei soldi. Questa è l’eredità tragica degli anni del pentapartito che ci portiamo appresso.
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quello è dove dovrebbero andare i soldi, purtroppo più del 50% andrà nelle tasche di qualcuno
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Mestizia…
ciao
z
dimmelo tu
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che significa "003 – Relazioni finanziarie con le autonomie territoriali" ?? (che poi e’ la seconda voce di spesa, la prima tolto il debito pubblico)
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Un motore al 60%, oltre a tutta l’entropia che tale motore ha in sé.
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Forse sono i trasferimenti alle Regioni/Province autonome
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Turismo 0,01% penso di non poter dire altro.
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giuseppe, appunto! e non mi pare che se ne parli tanto, men che meno di ridurre queste spese
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Hai visto questo: http://dwrgsweb-lb.rgs.mef.gov.it/DWRGSXL/index.jsp
La Ragioneria dello Stato è stupefacente 🙂
Ciao
Nicola
Nicola, grazie mille della segnalazione! Corro ad aggiornare il post di oggi.
zio fa.
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sconcerto e sconforto… le ultime voci fondamentali per il nostro futuro… si diceva gli ultimi saranno i primi. Interessante tra gli altri, la posizione della "Regolazione dei mercati", ma qui ce ne sono da dire…
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dice istruzione scolastica 5,90%. ma qui sulla terra non ce n’eravamo accorti
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da un po’ di tempo qualcuno a destra ha anche la faccia tosta di cercare di convincerci che sì, abbiamo il debito pubblico alto, però poi non è tutto questo problema visto che il il debito privato è invece molto basso
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Giovanni, qualche altro dato: fatto 100 il totale a bilancio per l’istruzione scolastica, 57% va alla secondaria, 16% alla primaria, 15% alla elementare e 10% alla prescolastica.
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@arsub. il top è, il pil è basso ma c’è molto sommerso quindi il pil reale è molto più alto.
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arsub. il top è, il pil è basso ma c’è molto sommerso quindi il pil reale è molto più alto.
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@gaspar grazie dei dati supplementari. adesso provo a spulciare x capire esattamente cosa- stipendi, edilizia e manutenzioni, abbonamenti e altro- componga la voce
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@Arata, vogliamo rovinarci la mesata?
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Già ci siam rovinati la giornata.
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ti segnalo questa iniziativa di Unioncamere Emilia-Romagna, che mixa dati tratti dal Registro Imprese e dati INPS. Si chiama SMAIL e si trova qui: http://emilia-romagna.skemadata.it/
Prevede output in Excel, PDF e in forma grafica (al momento a me genera solo un errore).
UER mette a disposizione in formato xls molti dati relativi al territorio regionale, con confronti a livello nazionale (v. qui: http://www.rer.camcom.it/studi-ricerche/banca-dati)
Anche la Regione ER rende disponibili statistiche si livello regionale e metadati (v. qui: http://www.regione.emilia-romagna.it/statistica/).
Mi sembra ottima l’idea di raccogliere/condividere le informazioni riguardo ai giacimenti di dati esistenti, spesso sconosciuti. Gli argomenti da approfondire sarebbero molti: qualità dei dati, sistemi di codifica e metadati, formati,… A me interessa particolarmente il sistema di rappresentazione. Non sarebbe male occuparsi, oltre che del reperimento dei dati grezzi, anche di strategie e modalità di rappresentazione grafica dei dati e segnalare tools disponibili gratuitamente (tipo quelli di cui parlavo in un commento precedente).
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Stefano, segnalate pure i tools, è un’altra idea che ci era venuta.
Nel thread di FriendFeed già ne sono venuti fuori diversi http://friendfeed.com/albertocottica/27f712ba/open-data-e-se-usassimo-wolfram-alpha
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inizierei da Swivel, Many Eyes, Tableau Public, tre servizi di cui si parla (con i link del caso e schede di valutazione) qui: http://infosthetics.com/archives/2010/06/review_big_three_online_viz_tool_benchmark.html
Ho anche trovato un articolo interessante sulle mappe, qui: http://radar.oreilly.com/2010/09/the-state-of-mapping-apis-five.html
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un altro aspetto interessante è quello dei dati riguardanti l’Italia ma disponibili su siti stranieri. Ad esempio da Geonames si possono scaricare dati georeferenziati di 47000 comuni italiani: http://download.geonames.org/export/dump/, mentre non riesco a trovare un dataset equivalente (magari con i codici provincia/comune) scaricabile da ISTAT o da Comuni Italiani http://www.comuni-italiani.it
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Utilissimo!!
Sarebbe interessante anche arrivare a buttar giù un elenco dei dati che “dovrebbero essere” messi on line. Come è facile immaginare, almeno per quanto riguarda i dati economici, si tende a pubblicare per primi quelli meno “delicati”, lasciando gli altri, che però avrebbero impatto molto più alto, sotto traccia.
Tra i nomi citati in questo post ci sono funzionari di alto livello che saprebbero dare dritte molto interessanti!
ciao
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ciao Alberto, ci siamo incontrati a Torino al convegno di CReATE quando lavoravo per Tech4i2 con David Osimo. Adesso sono al Comitato Regionale per le Comunicazioni della Regione Lazio. Riflettiamo spesso su come diventare più open ma fatichiamo ad individuare *dati* che possano rendersi utili ai cittadini… magari ci sbagliamo, anzi certamente. Su questo concordo con Luigi Reggi… sarebbe utile un database con le tipologie di dati. se ne state costruendo uno, offro volentieri il mio contributo.
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Cari Luigi e Annalisa (ciao!), non sarò certo io a decidere cosa è utile e cosa no! Se voi pensate che questa cosa serva, e avete qualche informazione da condividere, benvenuti. Poi vediamo se fare una semplice pagina statica, un wiki o cosa. Intanto vi posso promettere che, quando riprendiamo in mano la cosa, questi vostri suggerimenti salteranno fuori. Riuscite a proporre anche qualche link, così apriamo una categoria che non sia completamente vuota?
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Come dire… perchè non averci pensato prima!!!
Provo a darti le mie indicazioni e ti segnalo che sto lavorando anche io sull’argomento con l’auspicio si possa fare qualcosa di importante e bello dalle mie parti.
Ti segnalo, oltre a quanto fatto da Stefano, sempre in Emilia-Romagna:
http://www.regione.emilia-romagna.it/finanzaterritorio/ Tutti i bilanci degli EELL
http://wwwservizi.regione.emilia-romagna.it/AnagraficaEELLconsultazione/ Tutti gli amministratori e referenti degli EELL (non banale da tenere aggiornato)
Sono disponibile per contribuire.
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non sarebbe male partire da un sistema di categorie abbastanza leggero e non inventato ad hoc, ad esempio quello impiegato da ISTAT per classificare le proprie serie (e i dati disponibili sul sito http://www.istat.it/)
Sono disponibile anch’io per dare una mano
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Forse andiamo verso links di tre tipi: (1) links a repositories di dati; (2) links a programmi usati per trattare i dati; (3) links a persone disposte a dare una mano.
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Salve,
si parla sempre più spesso di open data anche in Italia, la cosa ci fa piacere visto che sul nostro blog ci occupiamo da tempo di dati aperti e liberi e di soluzioni per poterli usare (http://blog.spaziogis.it/categoria/dati/).
A questo punto “ci” annovererei tra i link del terzo tipo, ovvero persone disposte a dare una mano… e anche a fare rete.
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ciao alberto,
per i links/data repository
sempre nel campo “spesa pubblica”
segnalo che è possibile scaricare dal sito del Ministero degli interni
http://finanzalocale.interno.it/sitophp/home_finloc.php?Titolo=Certificati+Consuntivi
dati puntuali sulle entrate e spese di praticamente tutti i comuni d’Italia.
Si tratta dei cd. certificati di consuntivo del conto di bilancio dei comuni
(questi hanno obbligo di redigerlo annualmente secondo uno schema predeterminato per garantire omogeneità)
Consentono un’analisi dettagliata della spesa delle amministrazioni comunali per funzioni e servizi locali oltre che della provenienza e destinazione dei trasferimenti.
Oltre a potere estrarre le risultanze dle bilancio di ciascun come (tutti dati) c’era una volta anche una funzione di estrazione automatica, incluso il calcolo di indicatori sul grado di autonomia etc. … ma curiosamente negli ultimi tempi questa parte del sito non funziona.
Aline
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magari è già noto: http://www.dati.piemonte.it/
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Mi sembra molto interessante e ricca di spunti l’organizzazione dei dati e dei documenti di ESDS http://www.esds.ac.uk/
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da guardare anche Measures of Australia’s Progress dell’ufficio statistico australiano.
(http://www.abs.gov.au/AUSSTATS/abs@.nsf/Latestproducts/1383.0.55.001Main%20Features12009?opendocument&tabname=Summary&prodno=1383.0.55.001&issue=2009&num=&view=).
Potrebbe essere un buon punto di riferimento per auspicabili sviluppi futuri.
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Beh, ovviamente ci sono esempi bellissimi di open data all’estero. Il valore aggiunto di questa iniziativa dovrebbe essere più quello di aggregare quelle tre o quattro cose (ma in realtà mi sembra che siano più dieci o venti) che si sono fatte in Italia!
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Sono Paolo Testa e lavoro in Cittalia, il centro ricerche dell’associazione nazionale dei comuni italiani.
Per il punto 1) link a repository, vi segnalo che qui http://www.comuniverso.it sono state raccolte un bel po’ di informazioni relative alla popolazione italiana e che nei prossimi giorni metteremo a disposizione attraverso il sito http://www.cittalia.it un db aperto di tutti gli amministratori locali d’Italia. Come detto da Dimitri: non banale da tenere aggiornato.
E qui si apre una questione: la qualità dei dati. Mi preoccupa che Geonames abbia dati georeferenziati di 47000 comuni italiani, visto che questi sono 8094. Poi: sempre da Geonames ho estratto a campione un po’ di dati relativi alla popolazione delle città e vi garantisco che non ce n’è uno giusto.
Come si agisce in questi casi? Cosa prevede la logica wiki? Che chi ha tempo e voglia si mette a confutarli uno a uno, magari in uno spazio neutro? Forse è necessario che i repository siano fonte primaria del dato o, al minimo, attingano direttamente a queste. Che ne dite?
Per il punto 3) link alle persone disposte a dare una mano: presente!
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sono stato troppo sbrigativo io nella descrizione: i dati si riferiscono a località (non necessariamente comuni). Il file che indicavo contiene probabilmente un mix di informazioni poco aggiornate (popolazione, ad es.) e altre utilizzabili (nome, lat, lng).
Metto comunque a disposizione il foglio di excel ricavato dal file di geonames insieme alla cartella originale, nel caso possano servire a qualcuno:
http://www.aster.it/impero/IT.zip
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