Il muro di Como (continua)

Allora la situazione è che l’impresa, in mancanza di ordini dal committente, continua imperterrita a costruire il muro per evitare penali in caso di mancata o ritardata consegna. La Regione Lombardia, che aveva promesso di coprire i costi di abbattimento, si è tirata indietro e dice che non ha soldi, mentre il Comune ha appena varato un assestamento di bilancio da 17 milioni di Euro (in meno, ovviamente).

Cosa è cambiato a seguito delle proteste? In cantiere hanno oscurato le finestre da cui si potevano osservare i lavori. Qualche cittadino si è presentato con il periscopio.

Sempre più assurdo.

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