Il nuovo lungolago di Como: l’epilogo?

Come riportato dagli organi di stampa (Corriere e Giornale), pare che il sindaco di Como sia andato a parlare con Formigoni (sono entrambi della stessa area politica) e ne sia uscito con una decisione: niente muro, si torna alle paratie.

Il pericolo immediato è scongiurato. Le paratie dappertutto restano però una spesa assurda e inutile, per quelle poche volte che il lago esonda; si spende molto meno a mettersi d’accordo con quelli di Lecco che gestiscono le chiuse dell’Adda.

Speriamo che tutto il progetto venga ricondotto alla ragione.

4 risposte a “Il nuovo lungolago di Como: l’epilogo?”

  1. E il muro chi lo paga mo'?
    Ma la Corte dei Conti lombarda che fa? Dorme?
    Comunque bella schifezza, nel complesso, il sito del comune di Como. Le delibere di giunta non sono pubblicate, ergo non si può verificare come-dove-quando sia stata approvata la variante.
    Si può però provare a chiedere accesso agli atti amministrativi.
    Possibile che a Como nessuno l'abbia ancora fatto?

  2. Guariso G., Rinaldi S. e Soncini-Siessa R. – 1981 – La regolazione ottimale del lago di Como: analisi a molti obiettivi – L'Energia Elettrica, vol. 58.

    In questo lavoro (del 1981) si mostra come si possano mitigare le esondazioni grazie ad una regolazione accorta delle paratie.

    Purtroppo una soluzione di questo tipo costa poco e allora non conviene a nessuno (e ci siamo capiti sul perché)

  3. Andrea, grazie della segnalazione. Il punto è esattamente quello.

    "Il lavoro si propone di analizzare il problema della regolazione ottimale del Lago, tenendo conto dell'esigenza di compendiare tre obiettivi tra loro potenzialmente in conflitto: produzione agricola, produzione di energia elettrica, difesa dalle piene."

I commenti sono chiusi.