Tanti anni fa ero un utente appassionato di eBay, e ci ho comprato un sacco di roba: soprattutto manuali di aerei a pistoni tra le due guerre, e regoli calcolatori. Poi ho preso qualche fregatura, pacchetti arrivati vuoti, e ho smesso.
Il mese scorso vedo una cosa che vorrei comprare e provo a fare una offerta, ma non mi ricordo utente/password. Mi bloccano l’account al terzo tentativo sbagliato; allora passo alla procedura di riattivazione dell’account. Mi inviano una mail con istruzioni, mail che per puro caso ripesco dalla casella di spam. Mi chiedono il numero di telefono che ho dato al momento della registrazione: e chi se lo ricorda? Da allora avrò cambiato numero almeno tre volte. Rispondo a fine dicembre spiegando la situazione, ma da allora più niente.
Tutto questo per dire: tu, Manuele Guerra di eBay Regolamento e sicurezza! Ciao, ti ricordi di me? Aspetto tue notizie, grazie!
Ma anche per sottolineare la fatica e i costi associati a una cosa così semplice come una modifica anagrafica, moltiplicata per l’enorme numero di database in cui sono presenti i miei dati. Non sarebbe più semplice e meno oneroso (anche per le aziende!) se questi dati fossero gestiti direttamente da me in un posto unico, ad esempio il mio blog, da cui loro li possano leggere con il mio permesso?
Insomma, quand’è che OpenID diventerà lo standard adottato da tutti?