I banner sono morti, ma anche la pubblicità contestuale…

La settimana prossima allo IAB Forum si parlerà per due interi giorni di pubblicità e banner comunicazione aziendale su internet.

Jakob Nielsen (via GigaOM, via Tiziano Fogliata, via Raccolta Differenziata) ripete da tempo che il banner è morto per il semplice motivo che la gente normale non solo non ci clicca sopra, ma proprio neanche lo guarda.

Sempre in base agli studi di Jakob Nielsen, l’unica pubblicità che viene notata è quella all’interno delle pagine di ricerca. In effetti se stai cercando su Google un albergo a Madrid e vedi una pubblicità di un albergo a Madrid, è probabile che la cosa ti interessi un pochino. Ma poi vai su Expedia e guardi tutti gli alberghi a Madrid, ti leggi i commenti dei clienti, confronti i prezzi e le caratteristiche, eccetera eccetera.

Invece una cosa che mi ha sempre fatto orrore, le poche volte che ci ho fatto caso, è la pubblicità contestuale fuori dai motori di ricerca: tipo quando il giornale online spagnolo pubblicava la notizia del disastro aereo con a fianco la pubblicità di voli low cost. Se hai un account di Gmail, puoi verificare direttamente quanto siano sballati e fuori posto gli adsense (scrivo del concerto della Gutman e mi propongono di comprare i biglietti per gli AC/DC?).

Insomma, non è complicato: quando io non voglio comprare niente, la pubblicità è di troppo; quando voglio comprare qualcosa, la pubblicità è troppo poco. Ma chissà se la mia opinione di semplice utente interessa a qualcuno, allo IAB Forum.