Sempre domenica all’AdvCamp di Riva del Garda ha preso la parola Antonio Tombolini e ha esordito affermando che la pubblicità è morta perché sempre maggiori spese in pubblicità producono sempre meno vendite di prodotto. In effetti mentre prima di lui Gaia Giordani ci raccontava di alcune recenti campagne interessanti passate sul web, io mi chiedevo “Ma quanto avranno influito sulle vendite? Non sarà che più un video è virale, meno vende?”.
Antonio ha presentato il Vendors Relation Management (VRM) opposto al CRM, idea in cui credo molto e che riassunta malamente è questa: c’è tutta una serie di strumenti che permettono alle aziende di contattare e gestire i propri clienti in forma automatica, ma abbiamo bisogno di nuovi strumenti che permettano ai clienti di gestire i propri fornitori in forma automatica.
Ad esempio: quando decido di acquistare un NetPC, vorrei uno strumento che mi permetta di annunciarlo alla rete, di raccogliere le offerte dei fornitori interessati a vendermi, di compararle anche alla luce di altri utilizatori indipendenti. Queste cose oggi le posso fare, ma con un processo molto laborioso che include la consultazione di diversi siti e, soprattutto, in un contesto sempre dettato dai fornitori e mai dal cliente.
Insomma, a me pare che il VRM sia davvero la strada del futuro, se ci sarà un futuro. Antonio parlava di fondare una sezione italiana del VRM e di cominciare a promuoverlo anche da noi, e non vedo l’ora di cominciare.