Ieri all’Esselunga di Como, nella cassa di fianco alla mia un signore protestava vivacemente per una differenza di prezzo tra lo scaffale e lo scontrino. Differenza a vantaggio di Esselunga, ovviamente.
Se ne accorgono solo quelli che comprano poche cose, e stanno attenti ai prezzi. Quando se ne accorgono e reclamano, ricevono le scuse e un rimborso. Ma il cliente medio che riempie un carrello di cinquanta articoli, se ne accorgerà mai?
E non si tratta di casi isolati. Ad esempio, ne parlava Repubblica (edizione di Firenze) già nel settembre 2007. Se non è un trucco sistematico, certamente non è un problema che li attanagli più di tanto.