Dice Mauro (riassumendo) che lui è per l’abolizione del suo ordine, ma teme che, abolendolo, gli editori saranno portati ad assumere personale non qualificato, ma meno caro, al posto dei giornalisti “veri”.
Ora, pare a me che questa sarebbe per gli editori una politica suicida. Nella mia ingenuità, credo che la minore qualità porterebbe a minori vendite.
Aggiornamento:
Mi risponde indirettamente Luca de Biase, dove dice:
“Penso che alla lunga, il mercato non sia sufficiente come sistema che valorizza la qualità e disincentiva la beceraggine.”
Rimango dubbioso.
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