Questa sera a Milano, nella Sala Verdi del Conservatorio, suona il giovane ma affermato Quartetto Zehetemair, con questo programma:
Mozart: Quartetto d’archi n. 3 in sol maggiore K156
Scritto nel 1772 a Milano da un Mozart sedicenne.Bartok: Quartetto d’archi n. 5 Sz 102
Dei sei quartetti di Bartok, questo viene giudicato “il più espressivo, il più perfettaamente bilanciato, il più violento”. E’ del 1935.Schumann: Quartetto d’archi in la minore n. 1 op. 41
Il grande romanticismo! Mi dicono che la parte del violoncello sia molto difficile, impiccata sul registro alto.
Insomma: Mozart di riscaldamento, Bartok come piatto forte, Schumann come dolce finale per chi ha resistito fino in fondo.