Sono stato invitato a registrarmi al sito del Sole24Ore, rinnovato di fresco. Il vostro intrepido esploratore dopo l’esperienza con il Corriere era pronto a tutto: forse proprio per questo non ne ha riportato una impressione negativa. Si capisce che nella progettazione qualcuno ha pensato con rispetto all’utente e ha cercato di rendere semplice e lineare la procedura.
Prima di tutto, perchè registrarsi? Ma per accedere alla “Internet a Valore Aggiunto”!
Beh, insomma, non sono saltato sulla sedia dall’emozione, ma altri potranno pensarla diversamente (“Posso accedere a una newsletter? Wow!”). Al Sole sono sempre a tempo ad aggiungere funzionalità nuove e più allettanti (i voti agli articoli sono carucci, a quando i commenti?).
Il form di registrazione chiede una miriade di dati personali, ma ne marca come obbligatori solo alcuni:
- nome utente (mi ha rifiutato “aaaaaaaa” perché già esistente)
- password
- email (nessun controllo)
- anno di nascita
- codice postale
- professione
Nel passaggio successivo, quello sul consenso, le cose vanno molto meglio che al Corriere: il boxino è bello grande, il testo nel boxino è in nero su sfondo bianco, e ci sono link esterni a informazioni ancora più dettagliate. I bottoni del consenso sono tre ben separati, e si capisce abbastanza chiaramente il loro significato.
Ma c’è un lato negativo: l’impostazione predefinita dei bottoncini è al massimo del consenso, e bisogna cliccare per negarlo. Come sempre, si spera di fregare i pigri e i distratti.
Invece ho molto apprezzato la possibilità di spuntare dove dice “Se non desideri riceverle clicca qui”, che mette automaticamente a “Dà il consenso” la prima e a “Non dà il consenso” le altre due.
Un’altra cosa ben pensata è che quando si clicca il pulsante “REGISTRATI” si accede a una pagina riassuntiva dei dati inseriti, incluse le scelte di privacy, con la possibilità di stamparli, inviarli per email o modificarli.
Riassumendo: si poteva fare meglio; ma visto il livello della concorrenza, bravi, buon lavoro.