Commenti del Corriere: coda e finale

Giovedì scorso, registrandomi ai commenti del Corriere, leggevo nel boxino dell’informativa sulla privacy quanto segue:

“Inoltre, con il suo consenso tali dati potranno essere forniti ad altre Aziende operanti nei settori editoriale, finanziario, assicurativo automobilistico, largo consumo, organizzazioni umanitarie e benefiche (di cui è possibile conoscere l’elenco contattandoci all’indirizzo internet@corriere.it ) per le medesime finalità sopra riportate”

Ovviamente, ho immediatamente inviato una mail a internet@corriere.it chiedendo di conoscere questo elenco, ma fino ad oggi non ho ricevuto risposta. Si accettano scommesse.

Aggiornamento:
Ulteriori informazioni nei commenti, grazie al sempre ottimo Lachrimacorpus Dissolvens.

Di chi è la responsabilità?

Mi ha fatto pensare questo post di Daniele Minotti, che esprime dubbi sulla validità della deresponsabilizzazione del Corriere rispetto ai contenuti dei commenti.

Mi chiedo questo: dato che i commenti sono moderati, e che quindi verranno pubblicati solo quelli che una apposita redazione ha approvato, come può il Corriere chiamarsi fuori? Per analogia, se sul Corriere di carta viene pubblicata una lettera al Direttore piena di insulti volgari a La Repubblica, chi ne è responsabile?

Cosa mi aspettavo (e poi smetto, giuro)

Certo, sarebbe stato fantastico se nella progettazione di questa pagina fosse stato coinvolto un esperto di user experience. Ma le procedure di registrazione ai commenti o a siti duepuntozero sono prassi abbastanza consolidata.

Dal Corriere avrei molto apprezzato una pagina contenente solo questi elementi:

  • Casella del nome
  • Casella dell’indirizzo email (a cui spedire la password di accesso)
  • Casella del captcha
  • Dichiarazione del Corriere: “non ti spammeremo e non daremo i tuoi dati a nessuno, senza se e senza ma” (con eventuale link alla versione in legalese)
  • Dichiarazione del Corriere: “i commenti sono moderati, scrivi quel che vuoi ma si pubblica solo quello che decidiamo noi; se non sei d’accordo, apriti un blog”

Ecco, una pagina così mostrerebbe più rispetto verso il lettore. Quella attuale mostra una cosa sola: fifa blu.