Joshua Bell in metropolitana

Uno torna dalle vacanze e scopre che, in sua assenza, una delle sue blogstar preferite posta le più bizzarre stramberie riprendendo per buono un articolo pasquale del Washington Post.

Riassumendo, si prende un violinista famoso e lo si riprende di nascosto mentre suona “in incognito” in metropolitana e mentre le folle gli passano attorno senza ascoltarlo.

L’esperimento mi pare una stupidata colossale. Per analogia, è come se il Premio Nobel Wislawa Szymborska in persona andasse a declamare le sue poesie in metropolitana a Milano, ma in polacco!

Il problema non è la capacità di comprendere il talento di Bell: il problema è la capacità di comprendere la musica classica tout court, capacità non largamente diffusa tra gli abitanti di una qualsiasi grande metropoli mondiale.

Se sei minimamente abituato alla classica, ti accorgi al volo se un violinista ha talento oppure no, che la differenza è abissale (posso portare a supporto alcune registrazioni emblematiche).

Ma se Joshua Bell avesse suonato in metropolitana tutti i giorni alla stessa ora, con il passaparola in poco tempo credo si sarebbero radunate le folle di appassionati e intenditori.

Senza bisogno di “segnalatori ufficiali di talento”.