La buona notizia è che sono ancora vivo. La cattiva notizia è che sono sotto pressione almeno fino a metà mese, e forse anche oltre.
Esco di casa così presto all’alba che il mio cane non viene neanche in cucina a mendicare un biscotto, e torno che è già buio da un bel pezzo. Mangio qualcosa veloce e quando poggio la testa sul cuscino non mi addormento: svengo.
Sono lontano dai miei PC e la connessione internet sul posto di lavoro è molto saltuaria e assai protetta (per dire: accedo tramite Terminal Services a un PC remoto da cui posso lanciare Internet Explorer e basta). I messaggi di posta non letti crescono, i feed non letti crescono, i post latitano, il blog langue.
Verranno tempi migliori.