Lo sviluppo incontenibile del pubblico attivo

Luca De Biase ragiona acutamente su chi abbia ucciso i giornali di carta. Chi è stato? Credo nessuno.

Se sono stati fino ad ora il modo più efficiente di mettere insieme le notizie, i giornalisti, il pubblico e gli inserzionisti, oggi i giornali lo sono sempre meno e la perdita di lettori lo dimostra.

Grazie a internet, i giornalisti hanno accesso alle notizie e ai lettori senza bisogno di far parte di una redazione.

Grazie a internet, i lettori hanno accesso ai giornalisti e alle notizie senza bisogno di acquistare un giornale.

Grazie a internet, gli inserzionisti hanno accesso diretto ai loro clienti.

Si tratta di accessi personalizzati, di grande qualità, molto diversi dall’accesso “alla massa” o “a quel che passa il convento”. Sono una novità che piace, che viene accolta con un certo entusiasmo, che è destinata a durare.

Allora: io non credo che il futuro dei giornali di carta sarà “come la carta, ma interattivo” (non è questo ciò che dice De Biase, ovviamente). Non credo sopravviveranno le redazioni, gli editori, la raccolta pubblicitaria; o per lo meno credo che saranno affiancati da altri fenomeni diversi, più disintermediati, di cui oggi si incomincia a intravedere qualcosa e che nel 2047 saranno predominanti.

Sempre che ci sia un 2047! I problemi ambientali ed energetici che la razza umana non si prepara ad affrontare sono così enormi che a volte lo dubito davvero.