Massimo Moruzzi mi cita come esempio di talebano anti-pubblicitario, e ha ragione: lo sono.
Se è vero che i blog sono conversazioni, e conversazioni tra amici, allora la pubblicità è più che una intollerabile interruzione: è cafona.
Il rapporto di amicizia tra te che scrivi e io che leggo, con la pubblicità diventa un’altra cosa: una manipolazione per scopi commerciali. E a me non piace essere manipolato.
Ora, è anche vero che i blog sono anche altro. Un blog aziendale, un blog informativo, il blog di una persona famosa, possono scegliere di non essere conversazioni e tentare di riprodurre su internet i modelli della carta. Per me è un uso monco del mezzo, ma è un uso legittimo che trova il suo pubblico.
Vale il detto: su internet c’è posto per tutti. E poi c’è sempre Adblock